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Gasparri e la frase sui disabili a "Le Iene", scoppia la polemica: chieda scusa

La replica: "Già da ieri mi sono scusato con le persone disabili, alle quali ho dedicato e dedicherò iniziative concrete di sostegno"

ROMA. "Gasparri chieda scusa": questo il titolo della petizione lanciata su Change.org che ha raccolto 25 mila firme in 24 ore. Con uno slogan: "Meglio handicappati che Gasparri. Senza dubbio". Bersaglio dell'iniziativa, la frase pronunciata dall'esponente di Forza Italia durante un servizio del programma "Le Iene", andato in onda il 31 gennaio sul canale Italia Uno.

Nel servizio, si sostiene nella petizione, "si vede e si sente benissimo l'onorevole Maurizio Gasparri rivolgersi con le seguenti parole all'intervistatore Enrico Lucci: "Questo è il "Family Day", non è l'"Handicappato Day"...però ci sei anche te!»". "In questo senso si capisce chiaramente - sottolinea il promotore della petizione, Iacopo Melio, promotore della onlus '#vorreiprendereiltreno' - che il termine "handicappato" viene usato in senso dispregiativo, per offendere il giornalista Lucci".

"Con questa petizione chiediamo che l'On. Gasparri porga delle scuse pubbliche ai disabili, ma soprattutto che la smetta di avere atteggiamenti discriminatori pur pretendendo di rappresentare il perfetto uomo di Chiesa. Un uomo di politica che usa il termine "handicappato" in modo dispregiativo, col fine di insultare e denigrare una persona, non merita di essere un rappresentante del popolo", aggiunge. Il testo completo della petizione si trova al link: www.change.org/gasparrichiediscusa.

"Già da ieri mi sono scusato con le persone disabili, alle quali ho dedicato e dedicherò iniziative concrete di sostegno - replica Gasparri -. Il che non mi priva del diritto di criticare chi svolge in modo volgare e invadente una presunta attività informativa come Lucci delle Iene".

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