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Tagli, arretrati e stop graduatorie: forestali siciliani sul piede di guerra

La situazione è esplosiva e si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il settore

PALERMO. L’aggiornamento delle graduatorie bloccato, il taglio ai rimborsi chilometrici, gli arretrati contrattuali da restituire: sono le tre grandi vertenze che rischiano di riportare in strada i forestali siciliani. Domani le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Palermo si “autoconvocheranno” al Centro per l’Impiego di Palermo per cercare sbloccare la questione degli aggiornamenti delle graduatorie.

Una formula utilizzata dai sindacati che è il preludio di nuove manifestazioni di piazza se non verranno trovate soluzioni. Senza l’aggiornamento delle graduatorie, infatti, i forestali non possono aspirare a un aumento delle giornate di lavoro che svolgono ogni anno.

Oggi secondo i sindacati i forestali sono scesi a 23 mila unità. Sono divisi in quattro fasce: un migliaio sono a tempo indeterminato, poi ci sono quelli che svolgono 151 giornate l’anno, quelli che ne fanno 101 e infine il gruppo più numeroso che ne svolge 78.

Ogni volta che un lavoratore viene cancellato da un bacino, viene sostituito da chi è primo in graduatoria nel bacino inferiore. E si procede a scalare. Per cui ad esempio se un dipendente a tempo indeterminato va in pensione, un precario che svolge 151 giornate l’anno viene assunto. Al suo posto subentra un lavoratore con 101 giornate e così via. Alla fine si libererà un posto tra chi svolge 78 giornate.

In Finanziaria è stata riproposta una norma che prevede il blocco di questo meccanismo. Per cui ad esempio se va via un dipendente a tempo indeterminato, la Regione non risparmierà più 78 giornate ma 312. Questo meccanismo però secondo i sindacati penalizza troppo i lavoratori.

In attesa che venga approvata la Finanziaria, gli uffici del lavoro hanno sospeso l’aggiornamento delle graduatorie sostenendo che hanno tempo fino a marzo per farlo. Decisione che ha scatenato l’ira dei sindacati che domani chiederanno ragioni al Centro per l’impiego di via Briuccia a Palermo.

La situazione è esplosiva e si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il settore. Giovedi prossimo toccherà agli iscritti al Mab Sicilia manifestare. I lavoratori si riuniranno davanti al Teatro Massimo alle 9,30 e raggiungeranno in corteo la Presidenza della Regione. Tra le altre questioni aperte c’è quella del rimborso degli arretrati contrattuali del periodo 2006-2009 ritenuti illegittimi da una sentenza della Cassazione.

Secondo i sindacati e gli uffici della Regione significa che tutti i forestali dovranno restituire una somma tra i mille e i 5 mila euro. Il motivo sarebbe legato soprattutto al mancato recepimento in giunta del nuovo contratto. La soluzione secondo la Flai Cgil potrebbe arrivare da un intervento del governo, una sorta di “sanatoria” da approvare in giunta che eviterebbe a 26 mila operai di restituire un totale di circa 40 milioni di euro.

Su questa e altre vertenze in corso, i sindacati hanno discusso con l'assessore alle Risorse agricole, Antonello Cracolici e hanno ricevuto alcune rassicurazioni sul possibile rinvio del blocco del turn over, legandolo a una riforma del settore sulla quale il governo sta lavorando. La tensione tra i lavoratori resta però alta e potrebbe sfociare in nuove protesta in strada.

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