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Offese razziste a Mandzukic, De Rossi: mi scuso, frase da non dire

ROMA. «Sono stato beccato da una telecamera mentre dicevo una frase che dovevo evitare di dire. Non è la prima volta che si dicono queste cose e ogni tanto capita in campo. Mi dispiace per chi si sente offeso per quella frase». Così Daniele De Rossi, intercettato dalle Iene di Italia 1, commenta quanto è successo domenica scorsa in campo tra lui e lo juventino Mandzukic. «Il calcio in quei 90 minuti livella un po' tutti verso il basso, non è una giustificazione», aggiunge.

«Cosa è successo con Mandzukic?  L'avete visto. Sono stato beccato da una telecamera», dice ancora De Rossi alle Iene. «Non è la prima volta che si dicono queste frasi - aggiunge - Va beh, dire che se ne dicono tante e che in campo se ne dicono di peggio e che il calcio in quei 90 minuti livella un pò tutti verso il basso, non è una giustificazione. Insomma, evitiamo di dirle o, come ha detto il mister, copriamo la bocca». Poi la iena Iena Nicolò De Devitiis gli chiede «ma Cassano (ex compagno di De Rossi nella Roma n.d.r.) non te l'ha mai insegnato a parlare con la mano davanti?» «Cassano è cintura nera di mano davanti», è la risposta del romanista. Ma adesso che l'audio funziona, De Rossi vuol dire qualcosa a Mandzukic? «Mi dispiace, mi dispiace - aggiunge - per chi si sente offeso per quella frase»

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