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Amnesty: decine di giustiziati per reati commessi prima dei 18 anni

Decine di persone arrestate in Iran per crimini commessi prima dei 18 anni rischiano di essere giustiziate nonostante le recenti riforme nel Paese: è quanto emerge da un rapporto di Amnesty International pubblicato oggi

DUBAI. Decine di persone arrestate in Iran per crimini commessi prima dei 18 anni rischiano di essere giustiziate nonostante le recenti riforme nel Paese: è quanto emerge da un rapporto di Amnesty International pubblicato oggi. Secondo l'organizzazione tra il 2005 e il 2015 l'Iran ha giustiziato almeno 73 persone che avevano commesso reati (la maggior parte omicidi) quando erano minorenni, inclusi almeno quattro l'anno scorso.

I ricercatori di Amnesty hanno identificato 49 persone nel braccio della morte per crimini commessi prima dei 18 anni, ma un secondo un rapporto dell'Onu pubblicato nel 2014 sarebbero oltre 160. Le riforme introdotte nel 2013, ha commentato Amnesty nel rapporto di 110 pagine, danno ai giudici maggiore discrezionalità per tenere conto della minore età degli imputati e optare per pene più lievi.

Da parte sua, la Corte Suprema ha indicato che i minorenni nel braccio della morte potrebbero avere diritto a un nuovo processo e secondo altre riforme introdotte l'anno scorso i casi che coinvolgono minorenni devono essere trattati in corti speciali. Tuttavia, Amnesty ha sottolineato che il Paese deve fare di più perchè è «indietro rispetto al resto del mondo».

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