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Renzi: "Sospensione di Schengen non bloccherà i terroristi"

«Schengen è molto messo in dubbio e per noi è veramente triste, la libera circolazione era il grande sogno europeo. È giusto essere attenti contro il terrorismo ma non è che sospendendo Schengen si bloccano i terroristi: alcuni terroristi di Parigi sono cresciuti nelle nostre città»

ROMA. «Schengen è molto messo in dubbio e per noi è veramente triste, la libera circolazione era il grande sogno europeo. È giusto essere attenti contro il terrorismo ma non è che sospendendo Schengen si bloccano i terroristi: alcuni terroristi di Parigi sono cresciuti nelle nostre città».

Renzi, a Rtl, evidenziando che «c'è paura e mancanza di visione nella chiusura di Schengen che mette a rischio il progetto europeo». «A Calenda ho chiesto di creare un team molto forte e di farsi sentire, fare incontri e iniziative. Si è detto che il mio atteggiamento in Ue è sbagliato perchè così parlano male di noi. Se smettiamo con l'atteggiamento di subalternità e cominciamo a dire che l'Italia ha energie e risorse fondamentali il rispetto arriverà naturale». Ha aggiunto il premier parlando della «mission» del nuovo capo della rappresentanza italiana a Bruxelles.

Il premier ha anche parlato del prossimo investimento della Apple a Napoli, alla vigilia dell'incontro, oggi, con Tim Cook, un "leader visionario", per la nascita nel centro app. «È assolutamente fondamentale che la grande partita di Napoli e del sud esca dai confini del pessimismo, vittimismo rassegnazione, ci sono grandissimi partner globali, come Cisco e Apple, pronti a investire. Il mezzogiorno è ricco di occasioni di crescita e di sviluppo», ha aggiunto il premier.

«Il punto è se dove già sono in corso esplorazioni la concessione va avanti finchè c'è gas. La
proposta del referendum è di bloccare tutto e questo significa perdita posti di lavoro ed è un controsenso perchè se c'è gas e si stanno già facendo prelievi si blocca il lavoro a metà.
Vedremo quello che diranno gli italiani ma non è referendum su nuove trivelle ma su quelle che già ci sono». Così Renzi sullo scontro con le Regioni sulle trivelle. «Vedremo se
prevale il buon senso o lo scontro ideologico», aggiunge il premier riferendosi all'esito del referendum.

E sul rimpasto di governo, il premier annuncia che «l'obiettivo è arrivare ad un jobs act dei nuovi lavori con una serie di agevolazioni per cui diventa più facile fare il propri lavoro. Bisogna semplificare anche il lavoro degli autonomi e su questo lavorerà il nuovo sottosegretario Tommaso Nannicini»

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