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Omaggio ad Anna Magnani a 60 anni dall'Oscar - Foto

ROMA. «Non recita, vive le parti che le vengono affidate»: così Silvio D'Amico parlava di Anna Magnani e del suo talento irruento, verace, irrefrenabile, che l'ha resa un monumento tra le attrici italiane.

A due mesi esatti dal 60esimo anniversario della vittoria dell'Oscar come migliore attrice per La rosa tatuata (era il 21 marzo 1956) è arrivato a Roma l'omaggio del cinema italiano, con l'evento Anna Magnani a 60 anni dall'Oscar, presso la Direzione Generale Cinema del Mibact.

Organizzata nell'ambito della rassegna Storie e stelle del cinema italiano, la mattinata - dopo il doveroso e commosso ricordo di Ettore Scola - si è focalizzata attorno alla presentazione del libro Anna Magnani, biografia di una donna (Odoya), scritto dal giovane Matteo Persica, classe 1982, che ha dedicato 8 anni della sua vita alla realizzazione di un ritratto esaustivo e rigoroso dell'attrice.

«Il mio intento era dare ad Anna Magnani la libertà di esprimersi», ha spiegato Persica, di fronte a una platea di giornalisti e addetti ai lavori, oltre che appassionati di cinema, «ho dato spazio alle interviste e alle parole della stessa attrice, lasciando esprimere la donna, accanto al personaggio. In questo libro infatti non ci sono le mie idee, io non sono un critico».

Partendo da quel 26 settembre 1973, il giorno in cui Nannarella si arrese alla malattia che l'aveva colpita al pancreas, l'ampio volume (di cui è disponibile anche il booktrailer interpretato da Anna Ferraioli Ravel e dal piccolo Lorenzo Cecconi) si pone l'obiettivo ambizioso di ricostruire passo dopo passo non solo i fatti della sua vita ma la complessa e sfaccettata personalità dell'attrice emblema del Neorealismo.

Un lavoro certosino e paziente («per 8 anni ho fatto il topo di biblioteca, e ho trovato non pochi ostacoli: quando ho iniziato non avevo neppure un editore», ha raccontato l'autore) e un'impresa di certo non semplice, perchè in molti hanno già scritto su di lei pur non trovando necessariamente la giusta chiave di lettura per interpretarne appieno lo spirito.

Dall'infanzia alla maturità, dai primi passi sul palcoscenico all'Oscar, dalle relazioni amorose al rapporto con il figlio Luca: di pagina in pagina il libro di Persica svela la vita della grande interprete, restituendone al pubblico il ritratto sincero e profondo proprio perchè le ridà voce. Amatissima sebbene spesso descritta come una persona dal carattere impossibile, questa antidiva per eccellenza è divenuta icona suo malgrado (e ancora oggi resta la fonte di ispirazione principale per tante giovani attrici), con la sua capacità di raccontare l'anima dell'Italia del '900, con il suo essere donna forte eppure delicata, popolare e al tempo stesso colta.

Accanto a testimonianze, letture, documenti e contributi audiovisivi (come il video «Ciao Anna» di Elfriede Gaeng), durante l'incontro è stata annunciata la vincitrice della terza edizione del Premio Anna Magnani, l'attrice Valeria Golino, che riceverà il riconoscimento il prossimo 21 marzo presso la Casa del Cinema.

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