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Tagli per 3 milioni al bilancio Ars: scure sui contributi, sicurezza potenziata

Invariati stipendi e pensioni dei deputati. Risparmiati 150mila euro per i servizi di ristoro, meno spese per gli arredi

PALERMO. Tagli per quasi tre milioni di euro, i 700 mila euro destinati ad attività culturali azzerati, un risparmio da 150 mila euro pure sul servizio di caffetteria e ristoro. Torna il servizio di vigilanza con un costo che sale invece a 700 mila euro. È comunque un bilancio interno dell’Ars ancora nel segno dell’austerità quello che il Collegio dei questori composto da Franco Rinaldi, Paolo Ruggirello e Nino Oddo ha elaborato, in attesa di farlo approvare oggi, salvo sorprese, dal Consiglio di presidenza dell’Ars guidato da Giovanni Ardizzone.

Se comunque la Regione dovesse andare in esercizio provvisorio, anche la spesa dell’Assemblea funzionerà «in dodicesimi», mese per mese, e questo bilancio entrerà in vigore solo dopo l’approvazione della Finanziaria.

Fare quadrare i conti questa volta è stato più difficile a causa di una nuova norma che stabilisce che la tassa Irap sulle buste paga dei circa 70 dipendenti dei gruppi parlamentari sia a carico del datore del lavoro. A chiarirlo è stata la Corte dei Conti che ha costretto dunque Palazzo dei Normanni a racimolare 800 mila euro.

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