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Permessi e aspettative retribuite, arrivano i tagli per i sindacalisti

Ieri Il via libera della giunta, confederali e autonomi hanno ottenuto qualche modifica della prima proposta

PALERMO. Il via libera della giunta è arrivato in serata: i permessi sindacali alla Regione siciliana saranno dimezzati e i distacchi ridotti di alcune unità. Oggi la proposta dell’assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, sarà portata all’Aran, l’organismo che ha il compito di trattare con i sindacati.

E le varie sigle questa volta non dovrebbero opporsi al provvedimento, anche perchè se non firmeranno l’accordo, dal primo gennaio subiranno le norme nazionali che saranno applicate in Sicilia e che prevedono criteri leggermente più restrittivi.

Enzo Abbinanti della Cgil ritiene «che ci possano essere le condizioni per arrivare all’accordo», così come Gigi Caracausi della Cisl che ritiene «giusto consentire subito il taglio». E nel complesso non dovrebbero esserci grosse contestazioni da parte dei sindacati, che prima di Natale avevano discusso all’Aran della possibilità di modificare la prima versione della direttiva.

In prima battuta, infatti, l’assessore Lantieri aveva proposto «una riduzione fino al 50 per cento delle aspettative retribuite» e un taglio «fino al 60 per cento dei permessi retribuiti». Le organizzazioni dei lavoratori avevano chiesto dei ritocchi rispetto alla normativa nazionale in virtù di alcune peculiarità e di un’organizzazione ritenuta diversa in Sicilia.

In giunta la Lantieri ha apportato qualche modifica sulla base di uno studio degli uffici della Funzione pubblica che hanno effettuato un confronto tra l’amministrazione regionale e quella statale. Sulla base dei risultati, la Lantieri ha proposto di tagliare del 50 per cento i permessi sindacali retribuiti e del 25 per cento le aspettative.

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