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La storia attraverso le prime pagine del quotidiano - Foto

PALERMO. Centocinquantacinque anni di storia raccontata attraverso le pagine del Giornale di Sicilia. Il quotidiano raggiunge un punto di arrivo che è anche un punto di partenza. Un traguardo importante che al contempo rappresenta - per la testata,  la televisione, la radio e il sito -  un incentivo a migliorarsi sempre più, a non fermarsi, a svilupparsi e aggiornarsi, a dare un'informazione sempre più attenta e precisa, seguendo passo passo tutti gli eventi.

E in mezzo agli avvenimenti più importanti che ci hanno segnato profondamente, il "Giornale Officiale di Sicilia" - così come veniva chiamato nel 1860 da Girolamo Ardizzone era, ed è, il protagonista. Protagonista che riusciva a districarsi e a muoversi in un contesto difficile, permeato da Cosa Nostra, trovando il coraggio di denunciare sempre con la profonda speranza di poter cambiare le cose attraverso l'informazione.

A pagarne le spese anche la redazione, con Mario Francese, il cronista ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979 e a cui è dedicata una delle prime pagine più tristi della storia del quotidiano (vedi foto).

Dal tragico terremoto del Belice del 1968, in cui persero la vita 400 persone, passando per lo sbarco sulla luna nel 1969,  fino al ritrovamento del cadavere di Aldo Moro e dell'uccisione di Peppino Impastato. Fermandoci su una delle prime pagine di sport più virtuose di tutti i tempi per gli italiani: i Mondiali del 1982. Arrivando ad una delle più sanguinose e dolorose per i siciliani: la strage di Capaci e, pochi giorni dopo, l'omicidio di Borsellino.

Una rassegna che emoziona e che attraversa la storia con le parole, i racconti, la cronaca, le interviste e le immagini e che per un attimo ci fa tornare indietro nel tempo.

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