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In un fondo nazionale i 500 milioni attesi
Crocetta: "Arriveranno, non ho dubbi"
Respinta la mozione di sfiducia

PALERMO. Dovrebbero essere appostate in un fondo nazionale disponibile per le Regioni in deficit i 500 milioni di euro che la Sicilia attende dal governo Renzi, dopo che l'emendamento alla legge di stabilità nazionale, approvato in commissione Bilancio alla Camera, ha stanziato per l'isola 900 milioni e non un miliardo e 450 milioni come previsto dall'accordo con lo Stato per ripianare il disavanzo del 2016. Sul fondo nazionale si esprimerà anche la Conferenza Stato-Regioni. "I 500 mln arriveranno - dice il governatore Rosario Crocetta - non ci sono dubbi. E' già stato fissato un incontro per giovedì con il sottosegretario Claudio De Vincenti".

MOZIONE DI SFIDUCIA. L'Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia al governatore Rosario Crocetta. L'atto parlamentare ersa stato firmato dai deputati del M5s, di Forza Italia e della Lista Musumeci. E' la terza mozione di sfiducia in tre anni, le prime due sono andate a vuoto. Crocetta era presente in aula, tra i banchi del governo buona parte degli assessori regionali. Su 80 deputati al voto, i voti contrari sono stati ben cinquanta, mentre in 28 hanno votato a favore della mozione.

REPLICA A CUFFARO.  "Io sarei inadeguato a governare la Sicilia? Beh, non abbiamo certo bisogno dei consigli di Cuffaro per governare...". Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commentando con i cronisti, a margine della discussione sulla mozione di sfiducia, le dichiarazioni dell'ex governatore Totò Cuffaro. "Basti solo ricordare - ha detto Crocetta - che mentre noi sulla rendicontazione dei finanziamenti europei abbiamo fatto un errore dell'1%, ai tempi di Cuffaro l'errore era del 12%. Per non parlare della Formazione che ha raddoppiato il costo durante il governo Cuffaro. Certo, se quelli sono i risultati".

FONDI UE. "Neanche un centesimo dei fondi Ue destinati alla Sicilia tornerà a Bruxelles". Lo assicura il governatore Rosario Crocetta, parlando con i cronisti a margine della seduta all'Ars sulla mozione di sfiducia. Crocetta garantisce la certificazione dell'intera spesa entro la fine di quest'anno.

COOPERATIVE SOCIALI. Centinaia di cooperative sociali sono sul piede di guerra contro i ritardi di pagamento e rendicontazione della Regione che mettono a rischio progetti finanziati dall'Unione europea in tutta l'Isola. Cinquanta i milioni a rischio solo nel settore della Formazione professionale e negli interventi finanziati dalle Politiche Sociali per progetti di assistenza sociale, ma a restare bloccati sono anche i fondi destinati alla residenzialità di minori e disabili. "Oggi - dicono i rappresentanti di Legacoop e Confcooperative - abbiamo avuto un incontro con il dirigente generale della Formazione Gianni Silvia che ha garantito il trasferimento dei fondi entro il 28 dicembre, così da consentire alle cooperative di pagare i lavoratori e chiudere la rendicontazione entro il 31 dicembre, ma le nostre preoccupazioni permangono perché siamo sul filo del rasoio con i tempi e c'è il rischio concreto di dovere restituire anche le somme già incassate". Più complicata la situazione delle cooperative sociali impegnate in progetti per la residenzialità di minori e disabili. "Su questo fronte dalla Regione - dicono le associazioni delle cooperative - continua a non esserci nessuna risposta e nonostante l'impegno assunto ieri in sede di primo incontro, oggi abbiamo constatato l'assenza di rappresentanti di governo che potessero assumere impegni o dare chiari indirizzi politici e ciò ancora una volta dimostra la mancanza di responsabilità della politica siciliana di fronte al rischio di collasso dei sistemi produttivi dell'isola e dei lavoratori che di esso sono parte".

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