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Il Papa all'ultima tappa in Africa: "Qui come pellegrinaggio di pace"

BANGUI.  Il Papa è arrivato a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, terza e ultima tappa del suo viaggio in Centrafrica. «Vengo nella Repubblica Centrafricana come pellegrino di pace, e mi presento come apostolo di speranza»: così il Papa in un tweet di pochi minuti fa sul suo account 'Pontifex'.

«Costruire dalla meravigliosa diversità del mondo», evitare «la tentazione della paura dell'altro, di ciò che non ci è familiare, di ciò che non appartiene al nostro gruppo etnico, alle nostre scelte politiche o alla nostra confessione religiosa». Lo ha chiesto il Papa a Bangui, auspicando di «promuovere una sintesi delle ricchezze di cui ognuno è portatore» e la «unità nella diversità».

Il Papa ha espresso il «fervido auspicio che le diverse consultazioni nazionali che si terranno tra poche settimane possano consentire al Centrafrica di intraprendere serenamente una nuova fase della sua storia». E ha «elogiato gli sforzi» delle autorità nazionali, internazionali e della presidente di transizione per guidare questa fase. Il Papa da Bangui ha richiamato l'attenzione di «cittadini, responsabilità del Paese, partner internazionali e società multinazionali sulla loro grave responsabilità nello sfruttamento delle risorse ambientali, nelle scelte e nei progetti di sviluppo che influenzano l'intero pianeta».

«Costruire una società prospera è una opera solidale». Il Papa a Bangui ha «elogiato gli sforzi compiuti dalla comunità internazionale, qui rappresentata dal Corpo diplomatico, e dai membri delle varie missioni delle Organizzazioni internazionali» nella pacificazione della Rc. E li ha incoraggiati «vivamente a proseguire», anche verso «disarmo, assistenza sanitaria, sana amministrazione». «Vengo come pellegrino di pace e mi presento come apostolo di speranza» nella Repubblica Centrafricana che «si incammina gradualmente, nonostante le difficoltà, verso la normalizzazione della sua vita socio-politica»: lo ha detto il Papa alle autorità e al Corpo diplomatico a Bangui. «Unità, dignità, lavoro», ha aggiunto, sono le «tre parole che rappresentano un cantiere quanto un programma mai terminato, un impegno da mettere costantemente all'opera anche nella Repubblica centrafricana».

«Dignità è sinonimo di onestà, lealtà, grazie e onore, che caratterizza gli uomini e le donne consapevoli dei loro diritti come dei loro doveri e che li porta al rispetto reciproco». Lo ha detto il Papa a Bangui chiedendo abbandono dei «privilegi», «condizioni di vita dignitose per i poveri, e per loro cultura, assistenza sanitaria, lotta alla malnutrizione, abitazione decente. La dignità dell'essere umano in ultima analisi - ha detto - è di impegnarsi per la dignità dei suoi simili».

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