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Privatizzazione delle Ferrovie, Delrio: "Ma la rete resta pubblica"

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio

ROMA.  «Stiamo lavorando al dossier Ferrovie da tempo. Il decreto del presidente del Consiglio per l'avvio della quotazione della società è quasi pronto, questione di giorni. Da quel momento si avvierà una nuova fase anche per i vertici aziendali». Lo afferma alla Stampa il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che in merito alla possibilità di scorporare Rfi da Trenitalia mettendo sul mercato solo la seconda, fa sapere: «La mia opinione, sulla quale credo stia convergendo il governo, è che l'infrastruttura debba rimanere in mano pubblica. Lo dico più esplicitamente: io sono contrario alla quotazione della rete insieme ai treni. In tutta Europa l'infrastruttura ferroviaria è a maggioranza pubblica e neutrale, al servizio dei cittadini e della concorrenza. Persino in Gran Bretagna, dove era stata malamente privatizzata, la rete sta tornando sotto il controllo dello Stato». «Una volta salvata la maggioranza pubblica dei binari - sottolinea dunque il ministro - sono disposto a discutere di ogni altra soluzione su quanto e come quotare il resto, a partire da Trenitalia». «Sul ponte di Messina - afferma poi Delrio - la penso come Renzi: ci sono diverse priorità da realizzare, poi si potrà iniziare a discuterne».

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