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Lavoro, è ripresa ma non in Sicilia

Le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute del 34,4 % in media in Italia rispetto al 2014 L’Isola però è «fanalino di coda» con appena il 10,8 in più

PALERMO. Tra la Sicilia e il resto dell'Italia il lavoro viaggia a due velocità completamente diverse. Nei primi nove mesi del 2015 il rapporto sul precariato dell'Inps registra un aumento degli assunti a tempo indeterminato e con contratti a tempo. Un aumento che si nota anche in Sicilia, ma tra l'Isola e le altre regioni c'è un abisso per quanto riguarda questo miglioramento.

La Sicilia è addirittura la maglia nera sotto questo punto di vista, dato che fa registrare la percentuale minore di aumento degli assunti. La crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è legata soprattutto all'esonero triennale dai contributi previdenziali per le assunzioni stabili fatte quest'anno. Tra gennaio e settembre hanno usufruito del beneficio oltre 906.000 lavoratori, il 55% degli assunti a tempo indeterminato nel periodo.

Crescono anche i contratti a termine (+19.119), mentre si riducono le assunzioni in apprendistato (-32.991). In aumento anche le cessazioni (+37.868). La variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 4.094.061 e 3.494.883, fa registrare un segno positivo di 599.178 unità. Nello stesso periodo dell'anno precedente è invece stata di 310.595.
Le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate dall’Istituto di previdenza, sono state 1.330.964, il 34,4% in più rispetto all'analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le «trasformazioni» degli apprendisti, sono state 371.152 (l'incremento rispetto al 2014 è del 18,1%).

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