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Lavoro, crescita degli occupati al Sud superiore al Nord

 ROMA. «Sembra essersi determinata una decisa inversione di tendenza sul mercato del lavoro, che riguarda anche il Mezzogiorno». Così il rapporto Svimez che spiega: nel II trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, «gli occupati crescono al Sud di 120 mila unità (+2,1%) e di 60 mila unità nel Centro-Nord (+0,4%)». La ripresa - continua Svimez - «riguarda tutte le regioni tranne la Calabria, e interessa essenzialmente i settori agricolo e terziario».

Il tasso di disoccupazione «flette leggermente scendendo a livello nazionale al 12,1%: la riduzione riguarda esclusivamente le regioni del Centro-Nord (-0,2 punti), mentre al Mezzogiorno resta al 20,2%».  Per i primi due trimestri dell'anno in corso, Svimez però avverte: «bisogna valutare con un pò di cautela la dinamica più accentuata nel Mezzogiorno», per il fatto che «l'andamento nei primi due trimestri del 2014 era stato ancora particolarmente negativo».  In ogni caso, «si tratta di un segnale incoraggiante, che testimonia come anche il Sud stia beneficiando dei primi segnali di ripresa produttiva e delle misure di decontribuzione fiscale sulle nuove assunzioni 'standard' », si legge nel rapporto Svimez.

Nel 2015, il Pil italiano «dovrebbe crescere dello 0,8%, risultato del +1% del Centro-Nord e del timidissimo +0,1% del Sud. Se confermata, si tratta della prima variazione positiva di prodotto del Sud da sette anni a questa parte». Queste le stime di Svimez, che spiegano come la crescita sia trainata dall'andamento positivo dei consumi. L'andamento positivo dei consumi nel 2015 - continua Svimez -è stimato in +0,9% al Centro-Nord e +0,1% al Sud.  Secondo il rapporto Svimez 2015 sull?economia del Mezzogiorno, la crescita si rafforza anche nel 2016 quando «il Pil italiano dovrebbe aumentare del +1,3% a sintesi di un +1,5% del Centro-Nord e di un +0,7% del Sud». A concorrere positivamente, anche in questo caso, sarà l'andamento dei consumi finali, stimato «in +1,3% al Centro-Nord e +0,8% al Sud. Su anche gli investimenti fissi lordi, +2% il dato nazionale, quale risultato del +2,5% del Centro-Nord e dello 0,5% del Sud». Se confermato - sottolinea Svimez - «anche in questo caso si interromperebbe la spirale negativa dell'andamento degli investimenti fissi lordi al Sud iniziata nel 2007. Sul fronte occupazionale, si prevede un aumento nazionale del +0,8%: +0,9% al Centro-Nord e +0,6% al Sud».

«Il Sud sempre più povero: il 62% (dei cittadini ndr) guadagna al massimo il 40% del reddito medio». A dirlo è il rapporto Svimez 2015.«Per effetto della crisi la povertà assoluta in Italia negli ultimi anni è più che raddoppiata, sia al Sud che nel Centro-Nord: dal 2005 al 2008 i poveri assoluti in Italia non raggiungevano i 2 milioni, nel 2013-2014 si sono superati i 4 milioni». In particolare - continua il rapporto Svimez - «la povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord, e dal 5,2% al 10,6% al Sud».  Nel 2014, la povertà assoluta «ha smesso di crescere nel Centro-Nord ed è leggermente diminuita nel Mezzogiorno». Il rallentamento è dovuto «verosimilmente all'erogazione del bonus di 80 euro mensili ai lavoratori dipendenti nella seconda metà dell'anno, per la parte destinata alle famiglie povere», conclude lo studio Svimez.

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