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Torna la musica di Francesca Michielin: canto la gioia di "diventare"

MILANO. Francesca Michielin da 0 a 20, venti come i suoi anni e come le facce dell'icosaedro che
campeggia nella copertina del suo nuovo album: per l'ex vincitrice di X Factor 'di20' è il secondo disco, ma le 11 nuove tracce in uscita oggi suonano come un esordio, la prima tappa da artista consapevole. «È stato un percorso inusuale fatto di tre anni di esperimenti e collaborazioni - ha spiegato la cantante, reduce dai successi nei duetti con Fedez, presentando a Milano il nuovo lavoro in studio - i dischi si fanno con calma, ragionando e correggendo, perchè se non sai cosa vuoi dire non c'è bisogno di dirlo con un album, infatti a 16 anni avevo paura di non essere presa sul serio». Quello di cui Francesca Michielin vuole parlare oggi, fin dalla lettera aperta contenuta nel CD, è proprio il suo processo di crescita:

«Ogni tanto bisogna andare in contraddizione con se stessi, fare un'antitesi - dice citando Hegel - ma poi nella mia 'tesi' c'è tutto, errori compresi, non ho cancellato nulla di quello che ero: crescere significa accettare il cambiamento, che prima vivevo come uno sradicamento». Questa dialettica è tanto importante che il disco si apre e chiude con due brani 'a tema' scritti dalla stessa Michielin, la liberatoria 'Divento' e l'autobiografica '25 febbraio' («Un dialogo fra la me di oggi e quella che doveva ancora nascere»). Il divenire è anche quello artistico: 'di20' contiene una traccia di questi tre anni di lavorazione ('Amazing', pubblicato nel 2014) e soprattutto segna un cammino intrapreso con un nuovo management e un nuovo team creativo che conta fra gli altri Fortunato Zampaglione, autore degli ultimi singoli 'L'amore esistè, 'Battito di ciglia' (scritto con Michielin) e 'Lontano'. La produzione di Michele Canova Iorfida porta poi il disco da momenti electro-pop a ballate come 'Io e te' dove l'eredità di Elisa, forte nel precedente 'Riflessi di me', viene filtrata dal nuovo soul internazionale.

L'impronta della cantante nel disco è comunque netta anche per il suo ruolo nella produzione delle voci e la scrittura di molti brani, da sola o con autori come Ermal Meta, Fausto Cogliati, Matteo Buzzanca e Federica Abbate. Michielin si mette anche dietro le tastiere, una scelta portata anche sul palco dell'Unicredit Pavilion dove mercoledì sera ha presentato al pubblico il nuovo progetto. In un'ora e venti, di fronte a centinaia di persone (fra cui Lorenzo Fragola) la cantante ha interpretato le nuove tracce e ripreso alcuni vecchi singoli, compresa 'Magnifico' proposta piano e voce così come era stata inizialmente scritta: è solo l'anticipo di un tour che partirà in primavera, il prossimo passo di una nuova giovane cantautrice.

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