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Benzina, sciopero delle aree di servizio nelle autostrade fino a giovedì

ROMA. Scatta dalle 22 di questa sera lo sciopero generale dei gestori delle Aree di Servizio autostradali che rimarranno chiuse per 48 ore, fino alla stessa ora del 22 ottobre. Lo sciopero è stato proclamato da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio contro il decreto del ministero dei Trasporti e di quello dello Sviluppo economico dello scorso ferragosto che, affermano i sindacati, «protegge le potenti lobby di concessionari e marchi ristorazione e del petrolio».

La mobilitazione delle associazioni dei gestori di carburante, che hanno proclamato uno sciopero di 48 ore dalle 22 di stasera alla stessa ora del 21 ottobre nelle aree di servizio autostradali, «è ingiustificata». Lo afferma in una nota la società Autostrade per l'Italia. «Lo sciopero - dice la nota - arriva all'indomani di un decreto governativo che consente di razionalizzare la rete e migliorare il servizio ai clienti. Rispetto alle soluzioni  previste dal decreto, è giusto ricordare che il provvedimento dell'esecutivo prevede la continuità gestionale a garanzia del  mantenimento degli attuali livelli occupazionali e della stabilità delle gestioni. Nel decreto del Governo è previsto, inoltre, che il self service pre pay sia addizionale e non sostitutivo del servito, che rimane sempre disponibile e da questa società è considerata la modalità principale».

Pertanto, conclude la società, «siamo sicuri che gli esiti delle gare in corso di riaffidamento dei servizi alle società petrolifere faranno venire meno le preoccupazioni della categoria alla quale continuiamo a prestare la massima attenzione».

Intanto, i consumi petroliferi italiani a settembre 2015 sono cresciuti, rispetto allo stesso mese del 2014, del 2,9% a circa 5,1 milioni di tonnellate. Lo comunica l'Up aggiungendo che i prodotti autotrazione, a parità di giorni di consegna, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina ha mostrato un calo del 3,1% e il gasolio dell'1,7%. La domanda totale di carburanti è così diminuita del 2%, mentre nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 17,2%. Le auto diesel hanno rappresentato il 53,9% del totale (era il 52,9% nel settembre 2014).

Nei primi nove mesi del 2015, i consumi sono stati pari a circa 44,3 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,1%  rispetto allo stesso periodo del 2014. La benzina, nel periodo considerato, ha mostrato una flessione dello 0,7%, mentre il gasolio è cresciuto del 2,2%. Nei primi nove mesi del 2015 la somma dei soli carburanti evidenzia un incremento dell'1,4%. Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in crescita del 15,2%, con quelle diesel a coprire il 55,2% del totale (era il 55,5 nei primi nove mesi del 2014).

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