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Tangenti: arrestato Mantovani, il vicepresidente della Regione Lombardia

In carcere Mario Mantovani e altre 2 persone

MILANO. Il vice presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, è stato arrestato con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti in un'inchiesta della Gdf e della Procura di Milano che ha portato in carcere altre due persone, tra cui un dipendente della Regione.

Nell'ambito delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Giulia Perrotti e dal pm Giovanni Polizzi, come si legge in un comunicato firmato dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, è stata eseguita stamani dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Gdf un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Stefania Pepe, a carico di tre persone, tra cui Mario Mantovani.

In carcere è finito anche Giacomo Di Capua, 34 anni, «in qualità di stretto collaboratore di Mario Mantovani e dipendente della Regione Lombardia» per le accuse di concorso in concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Arrestato anche Angelo Bianchi «in qualità di ingegnere del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria» per concorso in concussione «rivestendo il ruolo di R.U.P di gare aventi quale Stazione Appaltante il citato Provveditorato» ed «indagato» anche per corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. I reati contestati nell'indagine sarebbero stati commessi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014.

Mantovani è stato arrestato nella qualità all'epoca «di senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato, assessore alla Salute della Regione Lombardia e sindaco del Comune di Arconate». Attualmente è vicepresidente della Regione.

Sono state effettuate perquisizioni e sequestri di documenti a Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini anche per le ipotesi di reato di abuso d'ufficio e turbativa d'asta, ipotesi per le quali Mantovani è indagato «in concorso con altri soggetti». Perquisizioni anche negli uffici degli indagati al Pirellone, presso 9 abitazioni e 17 società «riconducibili» agli arrestati e ad altri 12 indagati.

Ci sarebbero anche alcuni appalti per il servizio di trasporto dei malati dializzati tra le gare truccate dal vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Salute del Pirellone, Mario Mantovani, finito in arcere stamani assieme ad altre due persone. Inoltre, dall'inchiesta della Procura di Milano, emerge che Mantovani, arrestato anche in qualità di senatore, sottosegretario e sindaco di Arconate all'epoca dei fatti, sarebbe stato corrotto con lavori su immobili riconducibili a lui o ai suoi familiari.

Al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, partita dalla denuncia di un dirigente del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria, ci sono più filoni relativi ad appalti truccati, episodi di corruzione e concussione. Da quanto si è saputo, Mantovani, infatti, avrebbe truccato anche gare per lavori di ristrutturazione di scuole in alcuni comuni, tra cui Arconate, di cui è stato sindaco. Inoltre, si sarebbe mosso per turbare gli appalti della sanità regionale per il trasporto di malati dializzati. Un secondo 'capitolo', invece, riguarda le presunte pressioni esercitate da Mantovani nei confronti di Pietro Baratono, Provveditore alle Opere Pubbliche di Lombardia e Liguria, affinchè Angelo Bianchi (arrestato), ingegnere presso il Provveditorato, potesse rientrare in servizio e tornare in possesso delle sue deleghe sugli appalti (in particolare di edilizia scolastica), malgrado fosse stato coinvolto ed arrestato in un'inchiesta per corruzione della Procura di Sondrio. Alfio Leonardi, infatti, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e anche dirigente del Provveditorato alle Opere Pubbliche aveva firmato un ordine di servizio per rimuovere Bianchi e poi fece denuncia a seguito delle presunte pressioni di Mantovani. Giacomo Di Capua, stretto collaboratore di Mantovani, avrebbe avuto un ruolo nella concussione e anche lui oggi è finito in carcere. Un altro fronte dell'inchiesta riguarda i lavori 'gratis' che l'ex assessore alla Sanità avrebbe ottenuto per immobili a lui riconducibili in cambio di lavori affidati ad un architetto in alcuni appalti. I lavori, prezzo della presunta corruzione, riguarderebbero case e appartamenti di proprietà di Mantovani o dei suoi familiari, case di riposo, tra cui l«Opera Pia Castiglionì, cascine. Un episodio di presunta corruzione, da quanto si è saputo, riguarda anche l'azienda ospedaliera di Pavia, mentre tra le gare truccate ci sarebbe anche un appalto indetto dalla 'aggregazione Asl Milano Centro, Milano 1 e Pavià. (ANSA).

Questa mattina il vicepresidente della Lombardia, Mario Mantovani, arrestato su ordine della Procura di Milano, era atteso all'apertura della 'Giornata della trasparenzà organizzata dalla Regione. Mantovani, come
annunciato ieri da una nota, avrebbe dovuto aprire i lavori per una serie di incontri sul rapporto tra trasparenza e pubblica amministrazione. Inizialmente avrebbe dovuto partecipare anche il governatore Roberto Maroni, che però ha cambiato programmi.

Mantovani, ex senatore, ex europarlamentare, ex coordinatore del Pdl in Lombardia, storicamente vicinissimo a Silvio Berlusconi, è il vicepresidente di Roberto Maroni da inizio mandato, aprile 2013. Ma da alcune settimane il suo ruolo politico nella Giunta è stato ridimensionato. Approvata la legge di riforma del sistema sanitario, il governatore Maroni ha infatti assunto ad interim la delega alla Salute che era in capo allo stesso Mantovani. Una decisione tecnica assunta da Maroni a inizio settembre, in vista della creazione di un assessorato unico al Welfare a fine ottobre. Ma anche una mossa politica, letta da alcuni alla luce di un ruolo più marginale di Mantovani all'interno del gruppo di Forza Italia.

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