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Interventi agli occhi in aumento ma poche risorse: l'allarme

ROMA. Con l'invecchiamento della popolazione ci sarà sempre più bisogno di interventi agli occhi, ma il settore è tra i più trascurati dalla sanità, che investe sempre meno quando le novità tecnologiche richiederebbero un impegno maggiore. L'allarme è della Società Oftalmologica Italiana e la Fondazione Insieme per la vista in occasione della giornata mondiale della Vista che si celebra oggi.

In Italia ci sono 362 mila non vedenti e oltre 1 milione di ipovedenti tra piccoli e adulti. In Italia, spiega Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, ogni anno si eseguono 550 mila interventi di cataratta che rappresentano oltre l'80% del lavoro dell'oculista in ospedale.

Per i pazienti ci sarebbero dei nuovi cristallini artificiali che eliminano la necessità di avere gli occhiali, ma il Ssn non li rende disponibili. «Negli ultimi 10 anni - spiega Piovella -, le risorse messe a disposizione per questa chirurgia sono passate da 2500 a 700 euro nonostante siano aumentate in modo esponenziale i costi delle nuove e indispensabili tecnologie. Una scelta politica aberrante che ha portato a svilire l'intervento ad alta tecnologia più diffuso al mondo di cui tutti, prima o poi, avranno necessità essendo un fenomeno fisiologico che con l'età colpisce tutti».

Fra gli altri problemi sottolineati dagli esperti ci sono l'assenza dell'anestesista durante gli interventi di cataratta e il mancato accesso al farmaco Avastin per la degenerazione maculare, ancora non disponibile se non a una piccola parte dei pazienti. «Attualmente nel nostro Paese - spiega Piovella - solo l'1% dei medici oculisti è autorizzato e messo nella condizione di prescrivere Avastin, che, essendo molto meno costoso, consentirebbe di utilizzare meglio le risorse disponibili e di garantire la cura a molti pazienti che oggi rischiano di perdere la vista perchè non riescono ad essere curati».

Assieme alle iniziative nazionali in occasione della giornata è prevista una mobilitazione mondiale. Più di un miliardo di persone nel mondo non può permettersi un apio di occhiali di cui avrebbe invece estremo bisogno, ricorda ad esempio l'Ong 'OneSight', che domani dà il via alla campagna #HelpTheWorldSee.

Secondo uno studio di OneSight e Deloitte, sono 2,5 miliardi le persone nel mondo che hanno bisogno di cure oculistiche e occhiali da vista, ma la maggior parte di loro - 1,1 miliardi - non può accedervi, un abitante su sette del nostro pianeta. Fra questi, 239 milioni sono bambini. La crisi dell'assistenza oculistica è più grave nell'Africa Subsahariana e nel Sud-est asiatico e riguarda, in alcuni paesi, fino al 44% della popolazione. È per dare voce a tutte le persone che non possono accedere a cure oculistiche che si concentra la campagna, spiega OneSight, che chiede di partecipare condividendo sui social una foto nella quale si utilizzano le mani come se fossero occhiali.

«È un modo semplice e divertente - spiega l'Ong - per ribadire l'importanza degli occhiali e della vista, un diritto fondamentale di tutte le persone».

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