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Perisic salva l'Inter con la Samp
Per la Juve prima vittoria in casa

ROMA. L'Inter recupera lo svantaggio con la  Samp ma non ha lo scatto di reni per ripartire coi tre punti  dopo lo choc viola e ora la Fiorentina ha la possibilità di  volare da sola al comando ospitando l'Atalanta in una giornata  spezzatino che segna la prima vittoria in casa per la Juventus  (3-1 al Bologna), prima della pausa del campionato, che  ripartirà con la sfida Mancini-Allegri.

  Ma la giornata certifica anche lo scatto di orgoglio della  Roma che risale la china vincendo 4-2 a Palermo con un andamento  sconnesso: tre gol in mezz'ora e un dominio palese, poi  l'ingresso di Gilardino dà stimoli ai siciliani che si  avvicinano a un clamoroso recupero, negato dal ritrovato  Gervinho, autore di una doppietta, migliore dei suoi con Pjanic  e Florenzi.    Vince con Keita-Djordjevic la Lazio, che batte il Frosinone e  sale a 15 a un solo punto dall'Inter. Mostrano il fiatone le due  squadre simbolo del sorprendente avvio di stagione: dopo  il  Torino , che ieri si è fatto  mettere sotto dalla matricola  Carpi alla la prima vittoria proprio dopo il licenziamento di  Castori, si ferma anche l'imbattuto Sassuolo che viene superata  di misura ma con merito da un Empoli in crescita.

Ma l'Inter continua a rallentare e il campionato si fa  elettrizzante con tante squadre in pochi punti proprio ora che i  giochi si fermano per una settimana per dare spazio alle  nazionali. La Samp sembra trasformata da quella che ha battuto  la Roma subendo molto e quella che ha perso a Bergamo. Zenga  trova le motivazioni giuste mentre Mancini non sembra avere  cacciato i dubbi sollevati dal tracollo con la Fiorentina. La  Samp attacca con veemenza, Correa si mangia un gol facilissimo,  poi passa con un'azione veloce Soriano, Pereira e conclusione di  Muriel. I liguri provano a chiudere, ma l'Inter trova il pari  con un'azione in mischia, rimpallo di Icardi, e conclusione in  spaccata di Perisic. I nerazzurri riprendono lena ma è troppo  tardi per vincere.    Col Bologna, lo Juve Stadium teme un'altro schiaffo al blasone  dei bianconeri: dopo soli 5' Mounier mette sotto la Juve, ma  prima Morata di testa, poi nella ripresa Dybala su rigore e  Khedira al primo gol da juventino ribaltano la situazione. Così  dopo quella in Champions, arriva anche la vittoria in  campionato: è la prima dopo tre tentativi. La classifica è  ancora povera (8 punti, giusto la metà dell'Inter che  affronterà al Meazza il 18 ottobre), ma Allegri conta che la  squadra si sia sbloccata.

La Roma a Palermo dà un'accelerata iniziale micidiale, che  rendono ininfluenti un paio di incertezze difensive di Szczesny:  Florenzi gran protagonista con un doppio scambio che libera  Pjanic per il vantaggio al 2', poi dopo un assist un pò  fortunoso del bosniaco il romano si trasforma in attaccante con  una conclusione vincente. Tocca poi a Gervinho liberarsi dai  fantasmi con un'azione spettacolosa e un gol da funambolo  all'incrocio dei pali. Il Palermo sbanda, la Roma non trova il  poker e nella ripresa Gilardino suono la carica segnando il gol  della bandiera e impegnando la difesa. Poi la stanchezza di  Champions frena la Roma, ancora con troppi incertezze difensive.  Gonzalez riapre alle speranze, ma Gervinho chiude i il conto per  un 4-2 spettacolare.     Finisce la lunga striscia del Sassuolo, in debito di  ossigeno, che cede al buon momento dell'Empoli che domina  l'incontro e poi trova il colpo da tre punti con un colpo di  testa del bomber Maccarone, il migliore dei suoi. E Di Francesco  richiama il patron Squinzi ricordandogli l'intempestività delle  ambizioni di scudetto. La Lazio soffre in col Frosinone, dopo un  tempo di tante occasioni rischia di cadere nella ripresa ma si  prende la vittoria con Keita e Djordjevic nei minuti finali.  Terza vittoria di fila in campionato. Pioli dovrà fare i conti  con l'infortunio di Basta.      Torna al gol Di Natale fasciato in testa dopo uno scontro del  primo tempo, ma all'Udinese non basta perchè alla distanza  cresca il Genoa che ottiene e trasforma un rigore con i piedi  buoni di Perotti. Alla fine a recriminare di più sono proprio i  rossoblù.

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