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Crocetta: bugie di Cicero sul "caso Alloro"

Il governatore: "La Regione si è costituita parte civile nel procedimento a carico del deputato del Pd, in quell'atto c'è la mia firma e quella dell'ex assessore Vancheri"

Alfonso Cicero

PALERMO. "Siamo alla terza bugia. La Regione si è costituita parte civile nel procedimento a carico del deputato Mario Alloro (Pd), in quell'atto c'è la mia firma e quella dell'ex assessore Linda Vancheri". Lo dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta, rispetto ad alcune dichiarazioni fatte dall'ex presidente dell'Irsap, Alfonso Cicero. "I fatti parlano da soli rispetto all'intento diffamatorio e persino calunnioso di taluni - aggiunge Crocetta - Per la prima volta la Regione si è costituita parte civile nei confronti di un procedimento che riguarda un deputato regionale, tra l'altro della maggioranza, rischiando dunque di aprire una crisi nei rapporti politici".

Nei giorni scorsi Cicero aveva detto di condividere "in pieno quanto rappresentato da Marco Venturi nel suo documento di dimissioni. Venturi, al quale va tutta la mia stima e amicizia, ha avuto il coraggio e la determinazione di lasciare ogni incarico. Venturi, ha rappresentato fatti veri e scomodi che nessuna 'sceneggiata' o le solite pratiche menzognere e di discredito potranno mai alterare".

L'ex numero uno dell'Irsap aveva aggiunto: "Venturi è stato immediatamente 'bastonato' per avere messo a conoscenza l'opinione pubblica di verità e fatti gravi riguardanti, anche, il lampante 'condizionamento' che Montante esercita in Confindustria e in diversi settori strategici. E' più che allarmante la modalità e la tempistica con cui Montante ha fatto redarguire Venturi da Confindustria, nell'intento di costringerlo alle dimissioni. Tale 'forza' è emblematica dello smisurato potere che continua a impiegare Montante - sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa - per 'stendere' chi vuole esprimersi in libertà. Accanirsi anche contro l'uomo Venturi, per tentare di annientare le verità, non funziona. Montante, compreso chi lo supporta anche con i silenzi, non può arrestare le verità".

E ancora: "Il presidente della regione Crocetta si sbrighi a presentare le annunciate querele contro me e Venturi, così avrà anche modo di rispondere delle calunnie. Nel frattempo, Crocetta, che decanta la sua 'rivoluzione', illustri all'opinione pubblica quali poteri mafiosi ed interessi illeciti ha contrastato e denunciato dal giorno in cui si ha preso possesso di Palazzo d'Orleans".

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