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Dopo 50 anni di carriera, i Pooh dicono addio alle scene - Foto

MILANO. I Pooh hanno deciso che i cinquant'anni di carriera erano il momento giusto per dare l'addio alle scene, ma non senza una grande festa. Se infatti la band ha scelto il 2016 come ultimo anno di attività con il nome che ha segnato la musica italiana per mezzo secolo, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian si sono decisi ad alzare il telefono e chiamare non solo Stefano D'Orazio, fuori dal gruppo da sei anni, ma anche Riccardo Fogli, entrambi tornati nelle fila dei Pooh per una reunion che chiuderà per sempre la vicenda musicale del gruppo.

Gli eventi principali dell'ultimo anno di carriera, per i cinque, saranno due concerti organizzati per l'estate 2016, il 10 giugno a San Siro dove i Pooh suoneranno per la prima volta e il 15 allo Stadio Olimpico di Roma. «Per il nostro ultimo valzer - ha detto Roby Facchinetti durante la conferenza stampa in un hotel milanese - volevamo che il gruppo fosse al completo, perchè chi ha fatto parte della nostra storia, in fondo rimane
per sempre uno dei Pooh». Quello dei cinquant'anni di carriera era un obiettivo che Facchinetti e soci si erano ripromessi di raggiungere da tempo e che i quattro, poi rimasti in tre, hanno deciso di celebrare con i grandi numeri degli stadi, oltre che con un esclusivo doppio picture disc (in preordine da domani) che verrà pubblicato il 28 gennaio 2016 a cinquant'anni esatti dalla formazione della band.

«Abbiamo promesso a noi stessi che questo traguardo era da raggiungere - hanno detto i cinque - perchè la nostra storia lo meritava. Purtroppo c'è un grande assente, Valerio Negrini, nostro poeta e fondatore dei Pooh. Senza di lui non saremmo arrivati fino a qui». Il primo passo di questa reunion è stato siglato da un'inedita versione di 'Pensiero', grande successo targato 1971, che vede per la prima volta insieme le voci di Roby, Dodi, Red, Stefano e Riccardo.

«Dopo un periodo in cui non ci siamo parlati - ha detto Fogli - ci siamo ritrovati. Ho passato anni a rispondere alla gente che mi chiedeva se proprio non era possibile un ritorno nel gruppo e oggi ero curioso di vedere come sarebbe andata. Loro sono fortissimi e mi sento bene in mezzo a questi quattro scellerati». Alla nuova versione del brano i cinque insieme hanno voluto dare una veste più rock. «Abbiamo scelto questa canzone perchè è forse la più conosciuta - ha detto Roby - e in ogni paese del mondo in cui mi sono trovato c'è sempre stato qualcuno a rispondermi quando intonavo il ritornello. Una volta abbiamo fatto l'esperimento anche nel bagno di un Autogrill».

Il brano sarà in rotazione radiofonica a partire da domani.

A proposito dei grandi eventi per chiudere in bellezza un capitolo di storia della musica italiana, anche se i concerti in programma per ora sono due, gli organizzatori non hanno negato che proveranno a convincere i cinque a salire sul palco per altri live. «Non è detto che i concerti rimangano due - ha detto Facchinetti - e magari riusciranno a portarci anche all'estero».

Proprio l'estero è però l'argomento sul quale il gruppo, guardando indietro negli anni, ha qualche rimpianto. «Non abbiamo voluto scommettere sul mercato musicale fuori dall'Italia - dicono loro - perchè le proposte in questa direzione ci sono arrivate in un periodo durante il quale suonavamo molto. Qualcuno più avanti è diventato famoso all'estero anche grazie a nostri brani, quando invece potevamo farlo direttamente noi».

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