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A Milano il manifesto femminista di Donatella Versace - Foto

MILANO. Più che una sfilata è un manifesto del nuovo femminismo la passerella di Versace: "Ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che non puoi, ma tu puoi" declama la voce che accompagna le prime uscite delle modelle, un estratto da 'Transition' di Violet and friends, canzone scelta come colonna sonora dell'ultimo International women's day.

"Le parole di queste donne mi hanno ispirato - racconta Donatella Versace - soprattutto quando dicono cose come 'guarda avanti e ci riuscirai, non cambiare direzione' o 'ti dicono che non ci riuscirai, tu rispondi 'guardami'. In questa situazione politica è importante dare questo messaggio, nella moda siamo in troppo pochi a pensare al sociale, ma la moda fa parte della realtà". Quando si guarda intorno, Donatella Versace vede che le donne di oggi "sono forti e determinate, passano attraverso fragilità e insicurezze ma non possono permetterselo, ma comunque - constata - come donne stiamo facendo progressi incredibili". Basta pensare a una donna di potere come la cancelliera tedesca Angela Merkel: "E' sicura, forte, determinata. Poi politicamente io sono diversa da lei ma la ammiro, si fa ascoltare da tutti. Anche in Italia - auspica - ci vorrebbe una donna così". Ma da quale donna si potrebbe prendere spunto per dare il via a questo cambiamento? "Da me!" scherza lei, che conscia che "il razzismo resiste ancora oggi", per cominciare ha fatto una donazione all'ente Equality now, che lotta per i diritti del mondo femminile. Queste donne di oggi vivono in quella che Donatella, che a 60 anni è diventata la musa di Riccardo Tisci per la campagna di Givenchy, chiama la 'giungla urbana', tema cui si è ispirata per la collezione disegnata per la prossima estate. "E' una giungla urbana perché devi attraversare situazioni diverse, però è riprodotta con stampe colorate, positive, perché anche dalla giungla - dice convinta - puoi uscire vincente".

Per affrontare le sfide della metropoli le giacche da uniforme diventano il nuovo abito da giorno e si portano con sandali altissimi: sono di cotone verde militare tutto sfoderato, hanno la coulisse in vita e un'aria molto pulita. Stesso colore e stessa aria precisa, definita, per lo smoking tagliato a vivo con giacca sagomata, top a fascia dalle dimensioni minime e pantaloni ampi. Il verde torna nel giacchino bon ton bouclé in seta laminata con frange in chiffon abbinato alla gonna a tubo al ginocchio con spacco profondo e alla blusa di doppio crepe di seta che gioca con il lucido e l'opaco. Ai piedi scarpe con suola in gomma e listini che ricordano le cinture di sicurezza. L'ispirazione giungla esplode nel nuovo mix di stampe animalier fluo, vibranti di colore, che mescolano il manto della tigre con quello della zebra, fondendoli in un inedito camouflage nel completo formato da pantalone e blusa fluidi. Lo stesso motivo ritorna nell'abitino monospalla in fil coupé con tagli a vivo tutto ricamato, con broche a fermare i nodi in vita e sulla spalla e accenni di arancio e di viola a illuminare i motivi animalier.

C'è poi tutta una parte di forme rotonde, come nel minidress di raso duchesse con le maniche ampie nei toni del viola, innervato da un motivo di foglie, svettante sulle scarpe con i listini fluo. C'è anche tanto sportswear: polo e maglie con disegni animali jacquard, bomber con zip in fantasie leopardate dai toni acidi, blouson di camoscio ricamati. La sera si veste di abiti di chiffon a stampa animalier con bordi sfrangiati e sandali altissimi con paillettes, sintesi di quella capacità di "mischiare determinazione e dolcezza con cui le donne - conclude una radiosa Donatella - vivono la loro vita oggi".

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