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Tagli e lotta contro l’evasione fiscale: ecco la prima bozza della Finanziaria

Oltre ai tagli secchi, l’assessore all’Economia Alessandro Baccei prevede di incassare fra i 70 e 100 milioni dalla regionalizzazione del bollo auto

PALERMO. I tagli secchi varranno fra i 200 e i 300 milioni. E si aggiungeranno a una serie di manovre che prevedono la vendita degli immobili e di alcune società, una riforma della spesa sanitaria e la riduzione del numero dei forestali. È così che nella Finanziaria del 2016 verrà coperto un buco già quantificato in un miliardo e 750 milioni.

La Finanziaria è già delineata nelle schede tecniche che accompagnano il Dpef, depositato mercoledì sera in giunta. Oltre ai tagli secchi, l’assessore all’Economia Alessandro Baccei prevede di incassare fra i 70 e 100 milioni dalla regionalizzazione del bollo auto (che implicherà anche un recupero della maxi evasione da un miliardo registrata negli ultimi 10 anni), e 70 milioni dalla caccia agli evasori dell’accise sull’energia, dei canoni di concessione e di altre imposte locali. La copertura del buco del 2014 verrà spalmata in sette anni invece di 3, da qui arriveranno 200 milioni. Altri 50 milioni entreranno grazie alla regionalizzazione dei diritti di motorizzazione.

Ma mettere in equilibrio il bilancio sarà impossibile se non vanno in porto due manovre che Baccei sta pianificando a Roma. La prima è la regionalizzazione della sanità che porterebbe al trasferimento in Sicilia di tributi riscossi a livello nazionale: l’effetto sarebbe analogo a quello della riduzione della compartecipazione alla spesa, 600 milioni. La seconda sfida è rendere forfettario il trasferimento da parte dello Stato dell’Ires pagata dalle aziende che operano in Sicilia ma hanno sede altrove: da qui Baccei spera di incassare 200 milioni.

DAL GIORNALE DI SICILIA DELL'11 SETTEMBRE 2015

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