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Il Papa rinuncia a Castel Gandolfo, al via il tour in treno delle ville pontificie

Da domani turisti e curiosi avranno la possibilità di salire a bordo di un treno dedicato, in partenza dall'antica Stazione Vaticana, all'interno dello Stato Pontificio, e arrivare direttamente alle stazioni di Castel Gandolfo e Albano Laziale

CITTÀ DEL VATICANO. Papa Francesco "ha rinunciato alla sua residenza estiva per aprirla alla gente. Se non è questo un segno dei tempi...": lo sottolinea il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, inaugurando il treno delle Ville Pontificie che dal Vaticano arriveranno a Castel Gandolfo. Per Paolucci anche la scelta di utilizzare per questo collegamento il treno "è un fatto che stringe in emblema con plastica evidenza la politica di Papa Francesco". "Penso all'emozione e allo stupore, ma anche alla gratitudine - conclude il direttore dei Musei Vaticani - che ciascuno dei visitatori proverà per questo imprevisto regalo del Pala".

L'apertura delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, con un collegamento ferroviario dedicato, "è un'iniziativa di papa Francesco", ha detto Paolucci, a bordo dello storico treno a vapore che collega "i due Vaticani". "Il Papa mi ha detto: 'a Castel Gandolfo non ci vado perché ho troppo da fare a Roma, ma non voglio che queste ricchezze, queste bellezze, restino chiuse. Provvedete ad aprirle'".

Così Paolucci ha riferito l'incontro con il Papa dal quale è partita questa iniziativa. "Il Papa - ha aggiunto - è informato di tutto", anche del viaggio inaugurale di oggi e del fatto che domani arriveranno i primi turisti. Se Papa Francesco non usa la residenza di Castel Gandolfo, è possibile che sia invece utilizzata da Benedetto XVI, come in effetti è accaduto in questi anni, seppur per brevi periodi. In questo caso - ha spiegato Paolucci - "non c'è problema, perché la residenza di Benedetto XVI è ben lontana dal percorso turistico, che non interferisce affatto" su un eventuale "vacanza del papa emerito".

Da domani, dunque, ogni sabato turisti e curiosi avranno la possibilità di salire a bordo di un treno dedicato, in partenza dall'antica Stazione Vaticana, all'interno dello Stato Pontificio, e arrivare direttamente alle stazioni di Castel Gandolfo e Albano Laziale. L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra i Musei vaticani e gruppo F.S. Italiane. Il nuovo collegamento ferroviario consentirà a tutti di conoscere non solo i musei ma anche le Ville di Castel Gandolfo. Qui sarà possibile accedere al Palazzo Apostolico, da sempre riservato solo al Papa e ai suoi più stretti collaboratori. Il nuovo servizio, pensato anche in vista del giubileo, viene inaugurato oggi con uno speciale treno storico con locomotiva a vapore.

"Nei nostri 110 anni di storia - dichiara l'ad di Fs, Michele Mario Elia - abbiamo accompagnato numerosi pontefici in giro per l'Italia con veri e propri bagni di folla nelle stazione lungo le linee. E da qualche anno accompagniamo in treno fino al Vaticano centinaia di bambini in difficoltà, per permettere loro di incontrare il santo padre. Siamo felici di mettere il nostro know how e la nostra esperienza a disposizione di questa nuova iniziativa e siamo sicuri che questa nuova sinergia riuscirà ad attrarre numerosi turisti, italiani e stranieri, curiosi di conoscere questo nuovo, affascinante, spazio museale".

"Le Ville Pontificie, per secolo inaccessibili segrete dimore estive dei papi di Roma - spiega il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci - da domani, 12 settembre sono aperte al pubblico e ci si arriva con il treno, il più popolare, il più democratico fra i mezzi di trasporto. Da storico dell'arte , penso allo stupore dei visitatori quando vedranno lo splendore di queste ville".

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