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Impiegato Ue picchia un'italiana in un bar a Bruxelles: "Sporca ebrea"

Forse sentendo parlare in italiano, un impiegato della Commissione europea, capo di un piccolo sindacato interno, «Generazione 2004», s'è avvicinato a una signora italiana, anche lei alto funzionario della Commissione Ue, inneggiando al Duce, mostrando una targa di ferro con su scritto Mussolini

BRUXELLES. Una brutta storia di violenza razzista e antisemita ai danni di una signora italiana in un bar di Bruxelles, a due passi dalla sede del Parlamento europeo. I fatti risalgono allo scorso 16 luglio, ma solo ora sono partite le denunce penali a carico dell'aggressore anche grazie all'impegno della Lega belga contro l'Antisemitismo. Tutto è accaduto attorno alla mezzanotte, in un caffè molto affollato. Forse sentendo parlare in italiano, un impiegato della Commissione europea, capo di un piccolo sindacato interno, «Generazione 2004», s'è avvicinato a una signora italiana, anche lei alto funzionario della Commissione Ue, inneggiando al Duce, mostrando una targa di ferro con su scritto Mussolini. A quel punto la signora ha protestato pacatamente: «Deve sapere che è stato un dittatore».

Frasi che hanno fatto esplodere la rabbia del neo-fascista che ha cominciato ad inveire ad alta voce: «Sporca ebrea». E la signora: «Potrebbe anche essere, ma non è questo il punto».  L'uomo è quindi passato alle vie di fatto: prima ha sbattuto la targa contro la faccia della signora. Quindi, urlando «Hitler avrebbe dovuto ammazzarvi tutti» l'ha afferrata per il collo, cercando di strangolarla. Solo l'intervento di due amici della vittima hanno evitato il peggio. E lui, andando via, ha continuato a insultarla: «State uccidendo tutti i palestinesi. Hitler vi avrebbe dovuto uccidere tutti, voi ebrei!».

La signora, fortemente scossa, s'è recata dal medico che le ha diagnosticato una commozione cerebrale e un pesante stato di choc neurologico e psicologico. Intanto sono partite le indagini: alcune camere di sorveglianza hanno ripreso la scena. Gli inquirenti belgi hanno già identificato l'aggressore: si tratta di Stefan Grech, maltese, 45 anni, che già nel 2002, nel suo Paese, venne condannato a un anno e sei mesi di carcere per possesso e distribuzione di materiale pedopornografico. Sul suo profilo di Fb dichiara la sua ammirazione verso il fascismo italiano e il suo antisemitismo.  Secondo fonti europee, sarebbe partita anche un'indagineinterna, ad opera della commissaria Kristalina Georgieva, che ha la delega al personale, allo scopo di capire com'è potuto accadere che la Commissione abbia assunto un tipo del genere. Se verrà confermata la sua colpevolezza ovviamente rischia anche il
posto, oltre che la galera.

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