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Crocetta alla festa dell'Unità a Milano: pace con il Pd? Mai fatto guerra

Il presidente della Regione: "Io credo si possa e si debba fare di più se si raggiunge maggiore sintonia all'interno, ci sia più pace in Sicilia e ci sia un nuovo rapporto fra il governa nazionale e nazionale e fra il partito regionale e il partito nazionale"

MILANO. "Non ho mai fatto guerra. Quindi non capisco perché dovrei fare pace con il partito democratico": così ha detto il presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, che oggi partecipa a un seminario sul Sud alla festa nazionale dell'Unità a Milano. "Ho sempre avuto un rapporto dialettico con il Pd, corretto - ha spiegato -. Mi pare che il tema più che il partito nazionale abbia riguardato quello regionale", ha detto non citando direttamente le polemiche sull'intercettazione che avrebbe riguardato Lucia Borsellino.

"Ci sono vicende del passato che tendono a cristallizzare la vita di quel partito rispetto a un presidente di Regione come me che in qualche modo ha messo in discussione quel sistema - ha aggiunto -. Piano piano ci si impara a conoscere". Il governatore ha detto che sono state fatte cose importanti come la legge sull'acqua pubblica e "la legge più avanzata sulle coppie di fatto in Italia".

"Io credo si possa e si debba fare di più - ha concluso - se si raggiunge maggiore sintonia all'interno, ci sia più pace in Sicilia e ci sia un nuovo rapporto fra il governa nazionale e nazionale e fra il partito regionale e il partito nazionale".

"Renzi defiscalizzi come Obama". "Obama ha scelto le tre regioni più povere degli Usa e ha defiscalizzato. Per salvare il Sud Matteo Renzi deve fare come Obama": di questo è convinto il presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, che oggi partecipa a un seminario sul meridione alla festa dell'Unità a Milano. "Lo sviluppo industriale in assenza di risorse - ha aggiunto - non può che essere legato a una nuova imprenditoria meridionale" e per questo servono incentivi di accesso al credito e defiscalizzazione, considerando che "il gap infrastrutturale fra Sicilia e Lombardia vale 50 miliardi".

Il premier, quindi, dovrebbe fare come il presidente Usa "solo che la Ue glielo impedisce. E allora - ha concluso - deve cominciare a fare una politica nazionale un po' diversa rispetto all'Europa".

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