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Ciapi, la Regione chiede i danni agli ex dirigenti

Lettera del dipartimento del Lavoro agli ex amministratori di Palermo: restituite i 15 milioni del progetto finito nell'inchiesta

La direttrice dell'assessorato regionale al Lavoro, Anna Rosa Corsello

PALERMO. La Regione chiede ai vecchi amministratori del Ciapi di Palermo di versare nelle sue casse oltre 15 milioni. È il modo con cui l'assessorato al Lavoro sta provando a recuperare il finanziamento perso per uno dei principali progetti finiti al centro dell'inchiesta che due anni fa ha portato in carcere Faustino Giacchetto e l'allora manager dell'istituto di formazione, Francesco Riggio.
Con una lettera inviata qualche giorno fa, la direttrice dell'assessorato al Lavoro, Anna Rosa Corsello, assegna ai membri del vecchio consiglio di amministrazione e ai revisori dei conti dell'epoca 60 giorni di tempo per versare 15 milioni e 191 mila euro. L'esatto importo del progetto Co.Ar.Ap che fra il 2008 e il 2009 doveva servire a orientare i giovani nel mondo del lavoro attraverso programmi di apprendistato e che - secondo l'accusa - è stato invece al centro di un giro di tangenti.
La lettera della Corsello è arrivata a undici vecchi amministratori.
Oltre a Riggio (oggi deputato all'Ars iscritto al gruppo Misto) sono finiti nell'elenco Giulio Tantillo (leader di Forza Italia in consiglio comunale), Gianguseppe Gattuso, Michelino Bruno, Mimmo Amato, Martino Russo, Francesco Marino, Salvatore Schembri, Massimo Lasalvia, Mario Mignano e Salvatore Di Trapani.

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