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Gli Usa: "Sui migranti l'Ue ha fallito
Roma lasciata sola coi clandestini"

NEW YORK. Sull'emergenza profughi «l'Europa  ha fallito». Almeno finora. E molte capitali che adesso si  dicono scioccate per la tragedia del Tir scoperta in Austria o  per la nuova ecatombe nel Mediterraneo sono le stesse «che per  lungo tempo si sono rifiutate di intraprendere azioni concrete».     Non usa mezzi termini il New York Times, che critica  duramente l'Unione europea per non essere stata capace di agire  «di fronte alla più grande ondata di rifugiati dalla seconda  guerra mondiale», accordandosi come avrebbe dovuto su un piano  condiviso tra tutti gli stati membri e sulla realizzazione di un  sistema efficace di quote per la ripartizione dei profughi.     Non solo. Il quotidiano Usa - che dedica un editoriale alla  crisi degli immigrati che arrivano dal Mediterraneo e dai  Balcani - sottolinea come «l'Unione europea ha fatto poco per  aiutare i due Paesi dove gran parte dei rifugiati sono  approdati, Italia e Grecia», e punta il dito in particolare  contro Londra e Parigi ree di aver usato la linea dura contro i  disperati che fuggono dalle guerre in corso nella regione  mediorientale, fermandoli anche con le maniere forti ai loro  confini.

È altro invece quello che serve, e il portavoce della Casa  Bianca, Josh Earnest, lo dice esplicitamente: quello che  l'amministrazione Obama si aspetta dall'Unione europea è  innanzitutto una stretta sui trafficanti di esseri umani. A  Washington si fa fatica a capire le difficoltà incontrate dai 28  Paesi della Ue nel trovare una via di uscita a una emergenza  così grande, che assume sempre più le dimensioni di una  catastrofe umanitaria. E il presidente Barack Obama nelle ultime  ore ha cercato di farselo spiegare ancora una volta dalla  cancelliera tedesca Angela Merkel, nel corso di una telefonata  in cui ha comunque espresso apprezzamento per la leadesrhip che  adesso Berlino sembra voler esercitare sul fronte  dell'accoglienza, soprattutto dei profughi siriani. Profughi a  cui la Germania sta aprendo le porte alleviando anche il peso  dell'emergenza che grava su altri Paesi.    Il Nyt sottolinea proprio le parole della cancelliera tedesca  che si è detta profondamente scossa dalle notizie delle ultime  ore, lanciando un nuovo appello ai partner europei perchè si  accordino su un piano comune. «Ma abbiamo già ascoltato queste  dichiarazioni prima», si afferma nell'editoriale del Times,  auspicando comunque che stavolta il Vecchio Continente sia in  grado di prendere le misure necessarie.     Mentre le Nazioni Unite prevedono un flusso di 3.000  rifugiati al giorno nei Balcani, esprimendo forte preoccupazione  per il prevedibile rafforzamento del fronte xenofobo in Europa.  E  proprio all'Onu la Turchia ha chiesto che le tragedie  dell'immigrazione nel Mediterraneo siano al centro dell'agenda  della prossima Assemblea generale, che si riunirà in sessione  plenaria a fine settembre.

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