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«Banca della Terra», al via il censimento dei campi incolti da affidare ai giovani

PALERMO. Parte in Sicilia la caccia ai terreni senza proprietario o incolti da assegnare a giovani e imprenditori agricoli con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione. L’assessorato regionale alle Risorse agricole conta di trovare un numero congruo di terreni entro l’anno, per poter poi procedere con la pubblicazione dei bandi pubblici per l’affidamento dei lotti tra la fine del 2015 e i primi del 2016.

Inizia così l’ultima fase del progetto «Banca della terra», con cui la Regione ambisce a portare a termine, dopo 65 anni, la storica riforma agraria. Con la fine della Seconda guerra mondiale i governi, spinti dai movimenti contadini, misero in campo misure per aiutare i poveri braccianti agricoli colpiti dalla crisi.

Furono espropriati ai grandi latifondisti migliaia di ettari di terra ma l’operazione andò avanti tra luci e ombre. Tanto che oggi, a distanza di 65 anni, ci sono terre che ancora non risultano riscattate dagli assegnatari e altre che hanno perso l’originaria destinazione agricola diventando persino aree edificabili.

Il progetto della «Banca della terra» ha l’obiettivo di recuperare tutte queste proprietà e metterle nelle mani di imprenditori agricoli, persone con meno di 40 anni e cooperative sociali anche per realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile. L’operazione è stata avviata lo scorso anno con una norma inserita in Finanziaria dall’ex assessore Dario Cartabellotta ed è stata portata avanti dal suo successore Nino Caleca

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