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Scuola, 71 mila domande di assunzione. Renzi: voi non più precari

ROMA. Il governo esulta per la partecipazione alla procedura nazionale per il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge sulla 'Buona Scuola'. Le domande arrivate, il cui termine finale per l'invio era stato fissato per le 14 di oggi, sono in tutto 71.643 e il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha augurato a ciascuno dei partecipanti «un buon ferragosto», soprattutto perchè «possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato». Soddisfatta anche la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha commentato: «siamo molto soddisfatti dell'adesione alla procedura nazionale. La piattaforma ha funzionato perfettamente e i candidati hanno capito l'importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola».

La scuola italiana quindi già da settembre potrà contare su circa 100mila docenti di ruolo in più - alla luce dei 29mila assunti da poco - di cui 55mila verranno regolarizzati a novembre. Per il premier, quindi, attraverso la Buona Scuola 71.643 precari «avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni. So - ha aggiunto intervenendo su facebook - che questi nostri provvedimenti sono stati e sono tuttora molto criticati. E siamo fortemente impegnati perchè nelle modalità applicative sulla scuola sia più forte che mai il rapporto tra il docente e il territorio a lui più vicino».

Da ultimo Renzi ha tenuto a sottolineare che oggi «per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino a oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica». Una conferma su cosa accadrà a breve lo ha dato anche la ministra Giannini, quando ha spiegato che «a metà settembre, con l'avvio delle lezioni, avremo coperto le cattedre vacanti e daremo più continuità didattica ai nostri ragazzi». In tutto questo, dopo i dubbi e le critiche che erano trapelati ieri da molte organizzazioni sindacali, che in verità sono in parte proseguiti oggi, la ministra ha ribadito la sua «soddisfazione» anche «per la rapidità e l'efficienza con cui i nostri Uffici Scolastici Regionali tra la fine di luglio e la prima metà di agosto hanno assunto 29.000 docenti. Abbiamo già immesso in ruolo molti più insegnanti dello scorso anno - ha tenuto a sottolineare - e con un mese di anticipo».

Sulla stessa lunghezza d'onda il sottosegretario Davide Faraone, secondo il quale «il piano straordinario di assunzioni che abbiamo voluto per eliminare il precariato nella scuola sta funzionando». Per i docenti ha quindi prefigurato «stabilità economica e professionale» e per le scuole «continuità e qualità della didattica». Sempre dal Pd un plauso lo ha espresso la responsabile Scuola Francesca Puglisi: «dopo anni di precariato 71.643 insegnanti, oltre ai 29.000 appena assunti, stanno per essere chiamati a lavorare a tempo indeterminato nelle scuole italiane. Daranno il loro contributo - ha commentato - per l'educazione e l'istruzione dei ragazzi e delle ragazze del nostro Paese. Saranno dunque loro a disegnare il futuro dell'Italia di domani». Ma c'è anche chi la vede diversamente, come il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che smorza l'esultanza. «Il governo continua a porre grande enfasi sui numeri, dietro ai quali tuttavia si cela una realtà ben diversa da quella che si vorrebbe far credere».

Secondo Scrima poi Palazzo Chigi farebbe orecchie da mercante sulla «confusione e il disagio di tanta gente che spesso vive con disperazione l'ipotesi di dover lasciare la famiglia per accettare una nomina in una qualunque delle province italiane». Queste ultime parole toccano in realtà uno dei punti del provvedimento più attaccato dai docenti precari, vale a dire la necessità di dover andare a lavorare a centinaia di km di distanza dalla propria abitazione, con ripercussioni negative per la vita di tanti nuclei familiari. E, a solo titolo esemplificativo, era proprio questo il nocciolo del flash mob organizzato da un gruppo nutrito di professori che ieri all'aeroporto di Cagliari-Elmas ha significativamente mostrato uno striscione con su scritto 'Scuola sarda no trolley'. Da una prima valutazione sull'adesione al Piano straordinario di assunzioni bisogna dire che il numero di richieste ha superato ampiamente le attese, visto che al Ministero di Viale Trastevere, almeno a stare alle indiscrezioni, si attendevano realisticamente circa 60mila richieste, lievitate a 80mila nella più rosea delle aspettative. Quindi, bisogna anche dire, i tanti docenti meridionali che avevano annunciato il boicottaggio delle domande - per non dover incappare in una sorta di 'deportazionè da sud a nord - non hanno archiviato propriamente un successo. Non a caso, il maggior numero di domande arrivate al Miur è stato presentato dalla Sicilia (11.864), seguita a ruota dalla Campania (11.142). 

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