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Cuperlo: sì al confronto con Grillo e Lega, no al Pd "caserma"

ROMA. «Non sono preoccupato dal fatto che le regole vengano votate dalle opposizioni: fosse per me cercherei ancora il confronto con Grillo e Lega»: così Gianni Cuperlo in una intervista al Fatto Quotidiano.

Quanto alle tensioni interne al Pd, Cuperlo osserva che «un partito non è una ditta, ma neppure una caserma» e dice di guardare ad una sinistra «ripensata e in discontinuità con il suo passato», altrimenti- mette in guardia - «il Pd non c'è e nasce un'altra cosa». Per l'esponente della minoranza Dem, «la sinistra non si esaurisce dentro il Pd: penso - sottolinea - al civismo diffuso che ha fatto vincere Pisapia a Milano, alle forze della solidarietà e della legalità. Vogliamo essere il perno di un nuovo centrosinistra che unisce questo campo largo di valori e bisogni? Oppure pensiamo che la via sia tagliare le ali - la Lega e la sinistra radicale - pensando che poi un partito della Nazione che tenga dentro tutto e il suo contrario sia la risposta per guidare il paese? Io e altri lavoriamo per la prima cosa».

«Quindi - insiste - bisogna »farsi perno di una coalizione più grande di noi perchè il mito dell'autosufficienza ha già mostrato tutti i suoi limiti». La scissione è vicina? «Spero di no - risponde Cuperlo - La vicenda della sinistra è costellata di separazioni, ma raramente le fratture hanno generato una forza più grande».

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