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Sedicenne morto per ecstasy, disposta la chiusura del Cocoricò per 4 mesi

RIMINI. Uno stop di 120 giorni, 4 mesi a partire da domani, per il Cocoricò. Lo ha deciso il questore di Rimini Maurizio Improta. Il provvedimento adottato in base all'articolo 100 del Tulps dopo la morte, avvenuta il 19 luglio, di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello ucciso da un'overdose di ecstasy.

Il provvedimento è stato notificato questa mattina all'alba, proprio mentre il locale si svuotava degli avventori, all'amministratore della società che gestisce la discoteca Cocoricò di Riccione. Il provvedimento del Questore, partendo dall'ultimo tragico episodio della morte del 16enne, ripercorre dettagliatamente tutti gli interventi delle forze dell'ordine negli ultimi due anni, compresi quelli del 118.

Cocoricò, discoteca di Riccione, ieri era finita ancora una volta nell'occhio del ciclone, ma per un'ingente evasione fiscale accertata dalla Guardia di Finanza di Rimini, che ha avviato la verifica partendo dai 5 anni precedenti all'attuale gestione. La verifica si è concentrata sulla gestione della discoteca che avrebbe dichiarato redditi inferiori a quelli reali, evadendo il Fisco.

L'indagine amministrativa è diventata penale vista la rilevante evasione. L'attuale gestore non è stato denunciato.

La Guardia di Finanza di Rimini, prendendo in esame i 5 anni fiscali verificabili, a partire dal 2010, come avviene per ogni verifica, ha scoperto redditi di esercizio non dichiarati al Fisco per alcuni milioni. L'indagine penale, che al momento escluderebbe l'ultimo amministratore della società del Cocoricò, è scattata in seguito all'ingente valore dell'evasione.

Sul Cocoricò, al centro di molte polemiche dopo la morte del 16enne avvenuta per una dose di ecstasy spacciata all'interno del locale, come avrebbe confermato a gip e pm di Rimini il pusher, un 19enne di Città di Castello indagato per spaccio e morte conseguente ad altro reato, pende anche il provvedimento di sospensione della licenza che il questore Maurizio Improta dovrà adottare in base al Tulps sulla scorta anche del resoconto fornito dai carabinieri di Riccione dal 2013 ad oggi.

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