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Ritardi, siciliani per 3 giorni a Fiumicino
Renzi: verifiche sulle responsabilità

PALERMO. La fase critica dei ritardi a Fiumicino è stata superata. Lo rende noto l'Enac, a proposito dei disagi delle ultime ore all'aeroporto della capitale di Fiumicino, dopo l'incendio nell'area boschiva limitrofa allo scalo e il blackout elettrico. Ma Renzi sul caos Fiumicino vuole vederci chiaro. «Stiamo verificando se gli ultimi eventi sono dolosi o casuali - dice il premier - avete visto cosa è successo ma non tocca a me dirlo. Non è possibile che accadano le cose che sono accadute in questo periodo: è in corso una verifica a tutti i livelli per accertare responsabilità». Restano alcuni ritardi «non particolarmente significativi, sia per le compagnie tradizionali, sia per le low cost», aggiunge Enac.

Per quanto riguarda i voli Vueling «la compagnia spagnola, con il supporto di Aeroporti di Roma, sta regolarizzando il servizio», spiega l'Ente per l'aviazione civile. I ritardi della Vueling, però, hanno causato l’odissea di un gruppo di giovani partiti da Barcellona, in transito dall’aeroporto della capitale per arrivare a Catania. Sono stati nell’aeroporto di Fiumicino tre giorni, «accampati come profughi» in attesa di capire se le ultime informazioni sul loro ritorno a casa fossero attendibili. «Siamo arrivati la sera del 29 luglio, poche ore dopo l'incendio che c'era stato a Fiumicino - spiega Emanuele, 18 anni - Eravamo in sedici e ci avevano detto che saremmo ripartiti, a causa di un ritardo, il 30 all'1,40 di notte, poi hanno ancora spostato l'orario e infine lo hanno annullato. Molti hanno preso dei pullman per raggiungere Catania, noi siamo rimasti in cinque».

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