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Incendio Fiumicino, dopo il blackout continuano i disagi

Protagonisti un centinaio di passeggeri giunti poco dopo le 5 con un volo della low cost spagnola partito da Torino con circa 9 ore di ritardo e diretti, dopo uno scalo a Roma, chi a Palermo e chi a Catania

FIUMICINO. Ancora tensione stamani all'aeroporto di Fiumicino davanti ai banchi della compagnia  Vueling, a due giorni dall'incendio e all'indomani del blackout.

Protagonisti un centinaio di passeggeri giunti poco dopo le 5 con un volo della low cost spagnola partito da Torino con circa 9 ore di ritardo e diretti, dopo uno scalo a Roma, chi a Palermo e chi a Catania. L'assenza per il momento della coincidenza perla Sicilia ha provocato le proteste dei passeggeri. «Una vera e propria odissea», hanno detto in coro.

È di probabile natura dolosa il rogo, domato all'alba, che nella notte si è sviluppato a Palau, vicino alla spiaggia della Sciumara, nei pressi del Campeggio Acapulco. Ne sono certi gli agenti dell'Ispettorato Forestale di Tempio Pausania che stanno conducendo le indagini sull'incendio partito alle 22 di ieri e poi riavviatosi alle 4 giungendo a 50 metri dalla recinzione del campeggio, dove si sono vissuti momenti di paura con la possibilità di essere evacuato. Da quanto ricostruito dagli uomini dell'apparato antincendio intervenuti sul posto, le fiamme hanno bruciando inizialmente circa 2.000 metri quadrati di macchia mediterranea. Il rogo è stato spento ma, dopo qualche ora, forse alimentato dal vento è ripartito bruciando altri 3.000 metri quadrati, per un totale di mezzo ettaro. Non si registrano danni a persone.

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