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"Atti osceni", tassista denunciato a Calcutta: è il secondo in un mese

Rispondendo a una email, Uber India ha detto che l'uomo «aveva tutti i documenti in ordine e che erano stati effettuati controlli indipendenti sulla sua condotta»

NEW DELHI. Un tassista della società americana Uber è stato arrestato ieri a Calcutta, nell'India orientale, per «atti osceni» mentre trasportava una ragazza di 25 anni. Lo riferisce oggi The Hindustan Times.

È il secondo incidente di questo tipo nelle ultime due settimane che ha coinvolto un dipendente di un servizio di taxi via smartphone. L'uomo è stato accusato dalla cliente di 'masturbarsì al volante durante il tragitto da Elgin Road a Tollygunj lo scorso 8 luglio.

Secondo la giovane, il tassista ha deviato strada e quando lei ha protestato, l'ha minacciata. In seguito alla denuncia, la polizia ha avviato una inchiesta e due giorni fa ha arrestato il sospetto identificato come Pinku Yadav. Comparso davanti a un magistrato di Calcutta, il tassista ha ottenuto la libertà provvisoria dietro cauzione.

Rispondendo a una email, Uber India ha detto che l'uomo «aveva tutti i documenti in ordine e che erano stati effettuati controlli indipendenti sulla sua condotta».

Una ventina di giorni fa a New Delhi, un tassista di un'altra società on-line, TaxiForSure, era stato denunciato da una ragazza dopo che si era masturbato mentre era alla guida. Uber era stata messa al bando a New Delhi circa sette mesi fa per uno stupro avvenuto a bordo di uno dei suoi taxi. Una professionista di 25 anni era stata violentata dal conducente che aveva deviato il percorso dopo che lei si era addormentata sull'auto.

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