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L'addio allo sfortunato pilota Jules Bianchi - Foto

NIZZA. C'erano tanti volti noti della Formula 1 questa mattina a Nizza per dare l'ultimo saluto a Jules Bianchi, lo sfortunato pilota francese morto nove mesi dopo il terribile incidente durante il Gp del Giappone dello scorso anno. I funerali si sono svolti nella cattedrale di Santa Riparata alla presenza di tantissimi amici e colleghi del francese da quelli dei tempi in cui correva sui kart fino a quelli del circus della Formula 1, dal ferrarista Vettel ad Hamilton, da Rosberg a Grosjean (che in un tweet, alla fine della cerimonia
funebre, ha salutato l'amico Bianchi con un «ciao Jules, ti vogliamo bene»), da Massa a Maldonado e Gutierrez, oltre a tutto lo staff della Manor-Marussia, il team con il quale i francese gareggiava. Presente anche il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene (Bianchi faceva parte dell'Academy di Maranello), oltre ad Alain Prost e Jean Alesi e al presidente della Fia, Jean Todt, che, proprio ieri, ha annunciato il ritiro nel numero 17, quello con cui Bianchi ha disputato 15 gran premi nel Mondiale del 2014.

Nell'omelia il sacerdote ha sottolineato che «la morte di Jules è profondamente ingiusta, però ha reso il suo sogno una realtà, e Jules era felice», mentre in chiesa risuonavano le note di 'Hotel Californià degli Eagles, la canzone preferita  del pilota francese, Al termine del funerale, amici e colleghi del circus hanno formato un cerchio attorno al feretro per l'ultimo saluto.

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