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Riforma delle Province, primo test per la maggioranza ma è corsa contro il tempo

Il neo assessore Pistorio ottimista: «La approveremo». Ardizzone: «Se non passa meglio andare tutti a casa»

L'assessore Giovanni Pistorio

PALERMO. L’istituzione dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane torna sui banchi dell'Ars. Il disegno di legge, che punta a completare la riforma avviata due anni fa con l'abolizione delle province, approderà oggi a Sala d'Ercole. Primo test della maggioranza, dopo la crisi di governo aperta proprio con le dimissioni dell'ex assessore alla Funzione pubblica, Leotta che, prima di andare via si era detto «rammaricato per non avere potuto far approvare la riforma impallinata dal voto dell'Ars».

La riforma va approvata inderogabilmente entro fine luglio, un flop sarebbe il segnale che maggioranza e governo non «tengono» più. Riforma che sarà il primo esame per il neo assessore alla Funzione pubblica Giovanni Pistorio, che avrà il compito di chiudere il cerchio. Pistorio si dice sicuro «della compattezza della maggioranza che riuscirà a far approvare il testo uscito dalla commissione. Siamo aperti al confronto con il Parlamento perchè sarà una riforma avanzata». E, proprio sulla nuova compagine di governo e l'entrata dei due nuovi assessori «politici» (Pistorio e Gucciardi), Crocetta martedì prossimo riferirà in aula.

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