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Sciopero Sicilia e-Servizi, a rischio
pure le buste paga dei regionali

Dal sistema di pagamento dei ticket sanitari fino alla gestione delle buste paga dei regionali, rischiano per questo mese di dover rinunciare all’integrazione dei 730

PALERMO. Sciopero a oltranza dei circa cinquanta lavoratori di Sicilia e-Servizi. I loro contratti sono in scadenza il prossimo 22 luglio ma dall’amministrazione regionale non ci sono notizie di rinnovo, anzi. L’intenzione del governo pare essere quella di impiegare dipendenti regionali nelle attività svolte da questo personale che si occupa sostanzialmente dell’assistenza tecnica a tutti i servizi informatici della Regione.

Dal sistema di pagamento dei ticket sanitari fino alla gestione delle buste paga dei regionali, che rischiano per questo mese di dover rinunciare all’integrazione dei 730 (come alcuni tipi di rimborsi): sono decine i servizi essenziali che rischiano di bloccarsi. Già nelle scorse settimane la Regione aveva vissuto una paralisi informatica a causa dello scontro con l’ex socio privato per un contenzioso milionario. Oggi in assemblea sindacale la decisione di iniziare uno sciopero senza precedenti.

I sindacati: “Lavoratori a rischio”. Da domani, quindi, la società interromperà tutte le attività di informatizzazione regionale: dal 118 alla posta elettronica, dalla gestione del bilancio alla contabilità economica e finanziaria, dal pagamento degli stipendi sino al sistema informativo della Ragioneria. “E’ il risultato del silenzio del Governo Crocetta a fronte delle nostre numerose richieste di convocazione. Il contratto di questi lavoratori, che da oltre 10 anni si occupano di un servizio essenziale per la nostra Isola, scade il prossimo 22 luglio. Non c’è più tempo da perdere - spiegano Fim, Fiom e Uilm dopo l’assemblea di stamane, e aggiungono: “Chiediamo la stabilizzazione di questi lavoratori che hanno in mano le chiavi dell’informatica regionale e subito un tavolo di confronto per risolvere questa emergenza”.

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