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"La dolce vita", arriva il remake del capolavoro di Fellini - Foto

Ora anche un mostro sacro come Federico Fellini e un film iconico come la Dolce Vita saranno assoggettati alla dura legge hollywoodiana del remake

ROMA. Ora anche un mostro sacro come Federico Fellini e un film iconico come la Dolce Vita saranno assoggettati alla dura legge hollywoodiana del remake. La casa di produzione italo-americana Ambi Group ha comprato i diritti de La Dolce Vita dagli eredi di Federico Fellini e presto ne produrrà un remake. I fondatori di Ambi group, Andrea Iervolino e Monika Bacardi, scrive Hollywood Reporter, hanno in mente una versione moderna della storia raccontata dal regista romagnolo e dai protagonisti Marcello Mastroianni e Anika Ekberg, scomparsa di recente proprio a Roma all'età di 83 anni.

Nella produzione saranno affiancati da Daniele Di Lorenzo. Francesca Fellini, nipote del regista, è stata contattata diverse volte negli ultimi anni, ma ha sempre rifiutato offerte simili. "Daniele, Andrea e Monika hanno un progetto bellissimo e, considerando il loro patrimonio culturale italiano, la loro profonda approvazione e comprensione del lavoro di mio zio, credo siano i più adatti a questo ruolo", ha spiegato l'erede in un comunicato. Di Lorenzo, scrive sempre Hollywood Reporter, produrrà tramite la sua Ldm Productions mentre la Ambi si occuperà anche della distribuzione mondiale del film. "La nostra visione è quella di una storia contemporanea iconica e meritevole di premi proprio come l'originale", ha aggiunto Iervolino in un comunicato.

Di premi internazionali, La Dolce Vita ne aveva vinti due: la Palma d'Oro a Cannes nel 1960 e un Oscar per i costumi. "Marcello, come here!". Una frase celebre, un luogo immortale, la Fontana di Trevi, un'attrice, Anika Ekberg diventata un'icona. Questo e tanto altro è la Dolce Vita di Federico Fellini, l'emblema di un'epoca che di cui registi, attori, produttori cinematografici del mondo intero, Hollywood compresa, non hanno più potuto fare a meno. Difficile, difficilissimo, immaginare chi possa raccogliere dietro e davanti la macchina da presa, un'eredità così tanto complessa già entrata nel mito.

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