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Via libera alla manovra per salvare la Finanziaria, scatta il blocco delle assunzioni

Crocetta non ottiene garanzie da Roma sui 300 milioni che dovranno servire per pagare gli stipendi dei regionali

PALERMO. C’è il blocco del turn over, viene spostata in avanti di 4 mesi la scadenza del termine per presentare la domanda di prepensionamento e c’è una indicazione più precisa (e vantaggiosa) della base retributiva su cui calcolare l’assegno di quiescenza: c’è tutto questo nella legge che l’Ars ha votato ieri per evitare che lo Stato decidesse oggi di impugnare la Finanziaria.

L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha dovuto rivolgere un appello al Parlamento per fare in fretta: se fosse trascorsa invano la giornata di ieri, oggi il Consiglio dei ministri avrebbe deciso di impugnare la Finanziaria. Invece intese politiche già raggiunte da Baccei dovrebbero scongiurare questo rischio, che avrebbe provocato anche lo stop a finanziamenti statali del valore di oltre 700 milioni.

Non sono mancate le tensioni in aula e Marco Falcone (Fi) rileva che solo «grazie all’opposizione è stato raggiunto il numero legale, necessario a votare la legge». Il termine per presentare la domanda di prepensionamento (con requisiti in vigore prima della riforma Fornero) viene spostato dal 15 luglio al 15 novembre (180 giorni dall’approvazione della Finanziaria).

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