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Bilancio impugnato da Governo, Baccei: è un'occasione per trattare

 PALERMO. «È un' occasione per tornare a trattare con lo Stato. Sapevamo già che per il 2016 e 2017 il Cdm avrebbe impugnato la legge di stabilità. Abbiamo utilizzato a copertura le somme del fondo di sviluppo e coesione per la spesa corrente, pur sapendo che non potevano essere utilizzate, ma non c'era altra soluzione». Così l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei riferendosi alla decisione del  Consiglio dei ministri impugnato la legge di stabilità della Sicilia per gli esercizi 2016-2017.

Il Consiglio dei ministri non ha invece impugnato l'esercizio 2015.  «Per il 2015 non c'è nessun problema, anche alla luce delle rassicurazioni sullo sblocco nei prossimi di circa 300 milioni di euro per forestali, Pip, comuni e province - ha aggiunto Baccei, ribadendo che la decisione del Cdm «è un'occasione per tornare a discutere con il governo».

«Già lunedì - ha continuato - è in programma un incontro».

CROCETTA: SONO FIDUCIOSO. «Sono fiducioso, esistono le condizioni per arrivare a una ragionevole intesa e non escludo una manovra correttiva per gli anni 2016 e 2017. Ci sono, infatti, impegni finanziari triennali a cavallo di più esercizi». Lo dice il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, dopo la decisione del Cdm di impugnare gli esercizi 2016-2017 della legge di stabilità della Regione Sicilia.

«Ieri a Roma ho incontrato il sottosegretario De Vincenti - prosegue - nel lungo scambio di idee abbiamo parlato del 2015, del 2016 e del 2017». «L'impugnativa del Cdm - ammette il governatore - poteva avere ad oggetto anche il 2015, ma nel corso della discussione ho fatto presente che c'è una sentenza della Corte costituzionale che ci dà ragione sulla vicenda dei 300 milioni di euro e questo ha convinto la Ragioneria generale che non c'erano i presupposti per impugnare l'esercizio finanziario 2015. Sapevo che avrebbero impugnato gli esercizi 2016 e 2017, è una questione legata alle risorse del Fondo di sviluppo e coesione».

«Già lunedì c'è un tavolo tecnico a Palazzo Chigi - continua - per chiudere la vicenda e sono convinto e fiducioso che l'accordo si farà».

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