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Elkann: "Non molliamo con General Motors, ma non è sola opzione"

In un'intervista al Wall Street Journal, Elkann ammette comunque che «Gm non è l'unica opzione, anche se non c'è dubbio che da un punto di vista di fattibilità e quantità è la migliore»

NEW YORK. John Elkann, il presidente di Fca, non molla su una possibile partnership con General Motors. In un'intervista al Wall Street Journal, Elkann ammette comunque che «Gm non è l'unica opzione, anche se non c'è dubbio che da un punto di vista di fattibilità e quantità è la migliore».

Elkann spiega che non c'è pressione sulla tempistica di una possibile partnership con Gm, lasciando intravedere il cardine della sua strategia: la
pazienza. «Nel 2012 abbiamo parlato. Nel 2015 abbiamo parlato. Potremmo parlare nel 2017 o nel 2018». Un accordo con Gm, che ha una capitalizzazione di mercato tre volte superiore a quella di Fca, sarebbe - riporta il Wall Street Journal - un grande risultato per Elkann, che ha trasformato l'azienda di famiglia spostandola verso nuove industrie e diversificando fuori dall'Europa.
Elkann e l'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, hanno avvicinato Gm su una possibile fusione nel 2012. Allora però Gm era impegnata a perseguire una partnership con Peugeot Citroen. Gm e Peugeot sono andate avanti con il loro accordo nel 2012 ma i risparmi sono stati inferiori ai target originali, e Gm ha venduto rapidamente il suo 7% in Peugeot che aveva acquistato nell'ambito dell'alleanza.

Dall'approccio di Elkann nel 2012, le azioni Gm sono salite del 30%, quelle di Fiat sono triplicate. Questo mostra l«'occasione persa» afferma Elkann.
All'inizio di quest'anno Elkann e Marchionne ci hanno provato ancora, presentando la lista dei risultati ottenuti da Fiat e Chrysler dal 2012: il loro messaggio in breve era «uniamoci e facciamo la vera Gm, la più grande e redditizia casa automobilistica al mondo, basata negli Stati Uniti» mette in
evidenza Elkann con il Wall Street Journal. «Mentre attende una nuova opportunità, Elkann tiene la porta aperta a un altro possibile partner di fusione, anche se afferma che non ci sono trattative in corso» afferma il Wall Street Journal,. Elkann ritiene che Ford non sia un buon partner perchè non è
interessata in un'ampia strategia multibrand. «Qualche volta situazioni estreme come le crisi costringono le cose ad accadere. Preferiremmo non dover fare qualcosa in queste circostanze» afferma Elkann, mostrandosi così d'accordo con Marchionne e il suo pressing per un consolidamento
dell'industria dell'auto. Elkann ha nominato Marchionne vice presidente esecutivo di Exor mentre la holding della famiglia Agnelli è impegnata nell'offerta ostile su PartnerRe. «Averlo vicino è un segno di riconoscimento per quello che ha fatto, ma è anche» un modo per averlo vicino ad aiutare a «costruire il nostro futuro».

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