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Mercati in ansia dopo il "no" di Atene: avvio in ribasso per le borse

L'indice Ftse Mib cede il 2,9% a 21.867 punti. Colpite le banche su cui si concentrano gli ordini in vendita

MILANO. A Milano avvio in deciso ribasso per la Borsa. L'indice Ftse Mib cede il 2,9% a 21.867 punti. Colpite le banche su cui si concentrano gli ordini in vendita. Unicredit cede il 3,9% e Intesa Sanpaolo il 3,5 per cento. Sospesa, dopo pochi secondi di contrattazione, Yoox (calo teorico -1,86%).

Aumento dello spread tra Btp e Bund dopo l'esito del referendum in Grecia ma tutto sommato contenuto al momento rispetto alle stime più negative dopo la vittoria del 'No'. Il differenziale si posiziona a 165 punti dai 145 della vigilia con un rendimento al 2,36%. Lo spread Btp-Bonos si allarga a 161,5 con un tasso al 2,32%.

Chiudono in calo le Borse in Asia dopo il 'no' greco. L'indice di riferimento dell'area, il MSCI Asia Pacific cede il 2,4%. In Cina, dopo le misure del Governo per arginare la caduta delle Borse, lo Shanghai Composite è arrivato in seduta a perdere il 7% prima di risalire a +0,3%. Tokyo chiude in ribasso di oltre il 2%. Sprofonda Hong Kong (-4,18%), la caduta più ripida dal 2011 da dove, commentano nelle sale operative, sono in fuga soprattutto gli investitori cinesi.

Borsa Tokyo chiude a -2,08%,scivola nel finale - Il referendum in Grecia, con il secco "no" al piano di austerity per gli ulteriori aiuti, colpisce la Borsa di Tokyo che accelera le perdite nella seconda parte della seduta fino a terminare gli scambi a -2,08%, risollevandosi dal minimo intraday di poco superiore al 2,5%. L'indice Nikkei, avvicinatosi a quota 20.000, cede 427,67 punti, a 20.112,12.

Euro poco mosso sopra 1,10 dollari  - Euro stabile dopo i primi contraccolpi del voto in Grecia e i primi segnali di recupero messi a segno in Asia. La valuta europea è a 1,1031 dollari nei primi scambi in Europa. Contro lo yen la moneta unica vale 134,84.

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