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Guerra legale contro Jimmy Choo, padre delle scarpe di "Sex and the city"

NEW YORK. Guerra in casa Jimmy Choo, il produttore delle scarpe di 'Sex and The City'. Tamara Mellon, co-fondatrice della società allontanata dal gruppo nel 2011 per tensioni con il partner Jimmy Choo, minaccia un'azione legale contro la sua ex azienda. Mellon, che ha fondato un suo marchio dopo l'addio a Jimmy Choo, ritiene che la sua vecchia azienda stia adottando tattiche per minare il successo del suo nuovo gruppo, fra le quali l'esercitare pressione sui produttori per costringerli a non far affari con Mellon.

Mellon ha ricevuto 135 milioni di dollari quando ha lasciato Jimmy Choo. Fondi che le sono serviti di per lanciare il suo gruppo. I legali di Mellon si sono rivolti direttamente ai vertici di Jimmy Choo, accusandoli di violare la normativa antitrust europea facendo pressing sui produttori affinchè non lavorino con il marchio Tamara Mellon, lanciato nel 2013. Poco dopo il lancio del marchio, i manager di Jimmy Choo hanno avuto alcuni incontri con i maggiori fornitori di Mellon «chiarendo che volevano che lavorassero per lei».

Ma - aggiungono i legali - Jimmy Choo avrebbe anche messo per iscritto nei contratti con i fornitori che per l'intera durata del rapporto di lavoro non avrebbero dovuto cooperare direttamente o indirettamente con Tamara Mellon. Intanto però gli abiti di Mellon vengono usati nel catalogo della collezione di Jimmy Choo. «L'ironia è che Jimmy Choo usa i suoi abiti per vendere. Sembra - secondo alcuni osservatori dell'industria della moda - che da un lato la rispetti ma dall'altra parte non voglia fare affari con lei».

«Abbiamo ricevuto una lettera, che stiamo valutando» afferma Jimmy Choo, sottolineando che la «valutazione iniziale è che la denuncia non ha merito e che la contesteremo».

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