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Corsi di Pronto Soccorso nelle scuole, la proposta

ROMA. Nelle prossime settimane la Società Italiana Sistema 118 presenterà al Miur una proposta per tenere dei corsi di pronto soccorso nelle scuole, ipotesi resa possibile dall'approvazione del ddl sulla scuola. Lo ha annunciato Mario Balzanelli, segretario della Società, secondo cui gli operatori sono pronti a tenere i corsi gratuitamente.

«Quella introdotta dalla legge è la principale innovazione della sanità degli ultimi 50 anni - afferma l'esperto, che dirige il 118 di Taranto -. Potenzialmente può salvare 20mila delle 60mila persone che ogni anno muoiono per arresto cardiaco, e il 40% di quelle che perdono la vita per una ostruzione delle vie respiratorie. Noi abbiamo messo a punto, sulla base della sperimentazione messa in atto negli ultimi 10 anni a Taranto, un programma che in otto ore potrebbe insegnare le nozioni fondamentali».

I corsi, spiega Balzanelli, che è stato il promotore di una legge di iniziativa popolare su questo tema che ha raccolto 93 mila firme, si basano su quattro moduli. «Bisogna insegnare a riconoscere l'arresto cardiaco - spiega - e a mettere le due mani sul torace per il massaggio cardiaco, a usare il defibrillatore, a riconoscere una ostruzione delle vie aeree in un neonato, bambino o adulto e le manovre di disostruzione che in oltre il 40% dei casi le sbloccano entro 40 secondi e infine serve imparare le tecniche di compressione quando si è in presenza di una emorragia pericolosa».

In attesa di una iniziativa nazionale, sottolinea Balzanelli, le scuole che vogliono attivare i corsi possono già rivolgersi al 118. «La nostra società, che è totalmente pubblica e istituzionale, ha già dato la disponibilità per attivare da subito e gratuitamente questo percorso formativo».

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