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Tour: Nibali cerca il bis, ma sarà sfida a 4

Contador, Froome e Quintana gli altri grandi favoriti

ROMA. I più grandi del ciclismo saranno al via domani del 102mo Tour de France che parte da Utrecht in Olanda, con una crono di 13,8 km, e si concluderà a Parigi il 26 luglio. Contador contro Nibali, Quintana contro Froome, tutti contro tutti.

Vincitori vecchi e nuovi delle ultime edizioni della Grande Boucle e del Giro d'Italia si sfidano. Ognuno persegue la vittoria ma anche un obbiettivo personale: Contador vuole fare l'en plein dopo aver vinto il Giro un mese fa; Nibali, punta a ripetere il trionfo del 2014; Quintana, a prendersi il primo Tour in carriera; Froome, a risorgere con un grande successo dopo 2 anni di magra.

Sarà il Tour delle sfide dunque (anche quella degli sprinter, con i migliori specialisti, da Cavendish a Kristoff, Greipel, Degenkolb, Sagan) ma anche del batticuore per gli atleti e il pubblico nel timore di qualche attentato dei terroristi islamici, contro i quali è stato schierato un esercito di 20mila agenti di polizia per vigilare lungo le 21 tappe del percorso. In gara 22 squadre di 9 corridori, in tutto 198, di cui 16 italiani fra i quali, oltre a Nibali, il 37enne Basso e poi Scarponi, Pozzato, Cimolai, Trentin.

In tre settimane, i ciclisti percorreranno 3.360 km. Dopo tanti anni, si torna sull'Alpe d'Huez, alla penultima tappa, che potrà dunque rivelarsi decisiva per la classifica. Alla terza tappa il Muro di Huy, alla 4/a il pavè della Roubaix, alla 9/a la crono a squadre. Occhi puntati sul quartetto delle meraviglie, in attesa di qualche outsider. Contador ha gridato la sua voglia di vincere, per sedersi fra i Grandi che hanno vinto Giro e Tour nello stesso anno, gente come Coppi, Anquetil, Merckx (che di doppiette ne fece addirittura 3), Hinault, Roche, Indurain e Pantani.

"Voglio essere ricordato per sempre", ha detto il campione spagnolo. Il suo antagonista principale sarà lo squalo di Messina Nibali che, invece, alla vigilia ha scelto il basso profilo, "non è un'ossessione vincere ancora qui". In sintonia col suo carattere schivo, monsieur Nibalì, come fu ribattezzato l'anno scorso dal pubblico francese che impazzì per lui, non ha fatto proclami al via, "sarà la strada a dire chi è il più forte".

Froome ha deciso che avrà un solo avversario per la maglia gialla, cioè Contador, gli altri non li vede in lizza. Il britannico che vinse il Tour nel 2013, ma poi ha attraversato un periodo non brillante per infortuni vari, quest'anno ha già fatto vedere grandi cose, vincendo il Giro del Delfinato, ed ha impostato tutta la sua preparazione sul Tour. Il piccolo Quintana, di bassa statura e enorme talento, invece vuole entrare nella storia. Nel 2014 s'è preso il Giro, ora punta al salto nell'olimpo del ciclismo. Domani parlerà la strada.

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