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American Ballet, Misty Copeland è la prima ètoile afroamericana

NEW YORK. Misty Copeland fa storia all'American Ballet Theater diventando 'Prima Ballerina' della prestigiosa compagnia di danza classica di New York: è la prima di colore nei 75 anni di vita dell'Abt.   

La notizia era nell'aria da giorni ma è stata ufficializzata solo oggi e per la Copeland, 32 anni, si avvera un sogno iniziato 14 anni fa, quando per la prima volta ha varcato la soglia dell'Abt. Otto anni fa è stata invece promossa 'Solista', anche in quel caso passando alla storia come una delle più giovani ballerine della compagnia ad avere tale ruolo.

Alta poco meno di un metro e 60, la Copeland, originaria di Kansas City in Missouri, è considerata un prodigio vista la tarda età in cui ha iniziato con la danza. Ha indossato infatti il tutù a 13 e a 15 anni ha già cominciato ad avere offerte professionali. Ma la fama della Copeland, che ha appena finito con il 'Lago dei Cigni' al Metropolitan Opera, va ben oltre la danza ed in poco tempo è diventata un'icona della pop culture, conquistandosi copertine di giornali e campagne pubblicitarie. L'anno scorso la sua campagna per Under Armour è diventata immediatamente virale su YouTube. Quest'anno il Time le ha dedicato la copertina e il suo profilo Instagram ha oltre mezzo milioni di seguaci.

Come sottolinea il New York Times, dovunque c'è la Copeland c'è una gran folla di fan che l'attende. La settimana scorsa, dopo l'esibizione nel 'Lago dei Cignì, prima ballerina di colore ad avere il ruolo principale con Abt al MetOpera, c'era talmente tanta gente all'uscita che aspettava per un autografo che la sicurezza ha dovuto allontanare le persone.

La candidatura a Prima Ballerina della Copeland nell'Abt è stata di particolare interesse pubblico visto anche il dibattito razziale che ultimamente tiene particolarmente banco negli Stati Uniti. E in particolare le ballerine afro-americane raramente arrivano a posizioni di alto livello nelle compagnie d'elite e, ancora come scrive il New York Times, se la compagnia non avesse promosso la Copeland avrebbe corso il rischio di continuare a perpetuare le disparità a cui vanno incontro le ballerine di colore, altamente sottorappresentate a certi livelli.

La stessa Misty ha più volte sollevato l'argomento, anche nel suo libro 'Life in Motion: An Unlikely Ballerina', in cui ha scritto: «Il mio timore è che potrebbero passare altri vent'anni prima che ci sia un'altra ballerina di colore nella posizione che ho in una compagnia di balletto d'elite». «Se non divento Prima Ballerina - ha affermato - la gente si sentirà come tradita da me».

Prima di Misty, la storia di ballerini o ballerine di colore ad alti livelli è fatta di rari esempi. Oltre 50 anni fa è stato pioniere Arthur Mitchell, che nel 1962 infranse le barriere razziali del New York City Ballet diventando Primo Ballerino. È passata una generazione, inoltre, da quando nel 1990 Lauren Anderson è diventata la prima afro americana Prima Ballerina dello Houston Ballet.

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