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Ostaggi, si ammorbidisce la linea Usa: sì alle trattative

Una decisione, quella presa da Obama, che segue alcune vicende di ostaggi americani, su tutte quella di James Foley, ucciso barbaramente dall’Isis. Troppe le vittime in questi anni.

WASHINGTON. Gli Stati Uniti cambiano linea sugli ostaggi e aprono a una posizione più morbida nei confronti delle famiglie che pagano o hanno pagato riscatti. Sebbene l'imperativo rimanga  “non si tratta con i terroristi” la Casa Bianca ha deciso che non saranno più perseguite penalmente le famiglie che hanno pagato i rapitori. Inoltre gli Stati Uniti saranno autorizzati ad aprire canali di comunicazione con i militanti ed assisteranno i congiunti dei rapiti. Il tutto gestito da un team all’interno dell’amministrazione statunitense.

Una decisione, quella presa da Obama, che segue alcune vicende di ostaggi americani, su tutte quella di James Foley, ucciso barbaramente dall’Isis. Troppe le vittime in questi anni.

In passato le famiglie provavano a raccogliere soldi per riavere i propri cari, ma trovavano ostacoli anche legali, rischiando l'incriminazione.

Nei giorni scorsi l’Isis ha rilasciato una donna britannica di 31 anni che era nelle mani del gruppo qaedista al Nusra in Siria. Una prigioniera misteriosa della quale si sapeva ben poco. I terroristi l’hanno rilasciata per i suoi problemi psichici ed ora è in Turchia, dove è stata raggiunta dal fratello.

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