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Bimbi imparano prima nelle scuole con spazi verdi

ROMA. Il verde pubblico conta anche in fatto di apprendimento, perché le scuole che sorgono in aree verdi favoriscono lo sviluppo cognitivo degli alunni. È quanto suggerisce uno studio condotto su 36 scuole primarie di Barcellona che ha sottoposto a una serie di test 2.500 bambini tra i 7 e i 10 anni, incrociando poi i risultati con le rilevazioni satellitari sulla presenza di parchi, giardini e cortili alberati in prossimità degli istituti.

L'esposizione agli spazi verdi è stata più volte associata con una migliore salute fisica e mentale, "ma è la prima volta al mondo che si dimostra una correlazione con lo sviluppo cognitivo", spiega Mark Nieuwenhuijsen, tra gli autori dell'indagine pubblicata sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences".

Nel dettaglio, la ricerca ha individuato un miglioramento sia nella memoria di lavoro, cioè la memoria a breve termine necessaria a svolgere un compito, sia nella memoria di lavoro superiore, ossia la capacità di aggiornare le informazioni memorizzate con nuovi dati. In sostanza, gli esperti hanno rilevato performance migliori nella velocità con cui il cervello elabora informazioni semplici e complesse, quantificando il miglioramento in un 5-6% rispetto agli alunni di scuole senza verde pubblico. Parallelamente è stata osservata anche una riduzione della perdita di attenzione.

I risultati si spiegano in parte con la riduzione dell'inquinamento dell'aria dovuto al traffico, dichiarano i ricercatori, secondo cui intorno alle scuole andrebbero fatti dei semplici interventi di sostituzione di asfalto e cemento con alberi e piante per "ottenere miglioramenti nel capitale mentale della popolazione. Anche pochi alberi - sottolineano - posso aiutare".

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