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Noci e arachidi per ridurre il rischio di morte prematura

ROMA. Noci e arachidi allungano la vita. O meglio, basta mangiarne una mezza manciata ogni giorno, circa 10-15 grammi, per vedersi ridurre del 23% il rischio di morte prematura, come ha verificato uno studio dell'università di Maastricht pubblicato sull'International Journal of Epidemiology.

La ricerca si è concentrata su 120mila persone tra i 55 e 69 anni, cui nel 1986 erano state date informazioni su dieta e stili di vita. Dopo di che si è analizzato il loro tasso di mortalità nei 10 anni successivi. Si è così visto che il rischio di morte prematura, dovuto a cancro, diabete, malattie respiratorie e neurodegenerative, era minore tra i consumatori di noci e arachidi. Si è osservato un calo generale di mortalità per tutte le malattie, in particolare del 45% per le patologie neurodegenerative, del 39% per quelle respiratorie e del 30% per il diabete.

«Un calo sostanziale di mortalità - commenta Piet van den Brandt, coordinatore dello studio - si ha già con un consumo di 15 grammi al giorno di noci o arachidi». Le noci contengono acidi grassi mono e polinsaturi, varie vitamine, fibre, antiossidanti e altri composti bioattivi.

Nessun beneficio invece dal burro di arachidi, ricco di sale e grassi trans. I ricercatori hanno tenuto conto anche del fattore attenuante rappresentato dal fatto che i consumatori di noci e arachidi mangiano più frutta e verdura, e che le donne che si nutrono di più frutta secca sono più magre.

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